Convivenza, figli e casa familiare.

Aperto da Sisifo, 8 Ottobre 2020, 09:59:17 PM

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Sisifo

Oggi ho parlato con il mio avvocato e mi ha fatto notare come, nello sfortunato caso in cui la donna con cui ci vediamo dovesse restare incinta "accidentalmente", se si trattasse di un rapporto non formalizzato la casa di nostra proprietà non le dovrebbe spettare.

La logica è la seguente: Se non vi è un rapporto formale (matrimonio, famiglia) tra i soggetti non esiste la casa familiare, che appunto è tale se funge da abitazione per la famiglia; nel qual caso il bambino viene collocato dove ha residenza la madre. Quindi cari uomini non fatevi fregare da una gravidanza inaspettata (da stabilire sempre con test del DNA) per cedere alle richieste di una convivenza perché "il danno ormai è fatto". Anzi, se la cosa è stata fatta a sorpresa non cedete, aspettate i risultati del test e non formalizzate assolutamente il rapporto. Il mantenimento vi toccherà, ma almeno la casa resterà a voi e del figlio se ne occuperà la madre.



Finnegan

#1
Grazie Sisifo, metto queste precisazioni nella guida. E' una strategia difensiva valida in linea di principio ma molto dipende dal caso concreto: le cose vanno lisce se è stata davvero una "storia di una notte" e la madre ammette l'occasionalità del rapporto. Se afferma che c'era una convivenza o una relazione la questione si complica, soprattutto se ha pochi mezzi, un affitto in scadenza ecc.
Molto dipende dalla discrezionalità (o arbitrio) del giudice nel valutare queste affermazioni, sostenute da prove più o meno sostanziose (messaggi, vicini di casa, vacanze insieme, lunghe permanenze a casa propria).
La Cassazione ha stabilito che c'è convivenza persino se la coppia risiede in case diverse!
La parola magica in questi casi è l'"interesse del minore", quando ci sono figli non fa differenza se si è sposati o meno, bisogna mantenere il figlio e se passa l'idea di una convivenza anche la casa va al minore e di conseguenza alla madre.
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Sisifo

#2
Si, ho fatto notare anche io all'avvocato questa faccenda dell'attribuzione formale di convivenza a terzi. Entrambi concordiamo che sia una cosa assolutamente assurda dal punto di vista logico, ma se ci mettessimo ad analizzare tutte le leggi assurde della legge Italiana potremmo benissimo spendere un paio di vite a far solo questo.

Per quanto riguarda l'arbitraria attribuzione di convivenza, la cosa non è per niente facile per la donna, soprattutto se l'uomo è furbo e ha un bravo avvocato. Già il negare la relazione la può mettere in seria difficoltà, dato che diventa sostanzialmente la nostra parola contro la sua; poi se non ci sono conti cointestati, regali in denaro, e se si mantengono residenze separate la cosa diventa davvero imbarazzante, diciamo che un giudice che attribuisse una convivenza di fatto in assenza di una qualche base reale diventerebbe un caso della giurisprudenza, e non in modo positivo. Non esiterei a dire che potrebbe essere l'inizio di una rivoluzione violenta, perché di fatto negherebbe il principio di individuazione del cittadino.

A complicare le cose per le povere donne ci sono le frequentazioni multiple: Se si dimostra che si stavano frequentando donne diverse al tempo del misfatto allora diventa letteralmente impossibile attribuire la convivenza, sia perché i criteri usati per provarla in quel caso cadono tutti, sia perché nel nostro ordinamento giuridico non è riconosciuta la poligamia, che invece verrebbe di fatto riconosciuta se la semplice frequentazione significasse anche relazione familiare formale  :drinks:

Devo dire che quasi mi dispiace per le donne, hanno svegliato dal torpore tutto il cinismo e il pragmatismo degli uomini che erano sopiti da secoli. Lo vedo con i giovani: Mai vista tanta indifferenza e machiavellismo nei confronti delle donne. Povere loro.




Finnegan

#3
Questa discussione tocca parecchi punti rilevanti:
Ad essere assurda non è tanto la legge, formalmente paritaria, ma la giurisprudenza, praticamente sovversiva (v. Tangentopoli). Alcuni separati hanno detto che prove tangibili, come documenti e registrazioni, sono stati bellamente ignorati. Questo non significa che una convivenza possa essere inventata di sana pianta, ma una cosa è la linea difensiva dell'avvocato, altra cosa è la sentenza di un giudice.
Il caso della giurisprudenza c'è già, la Cassazione ha decretato che la convivenza sussiste anche con residenze separate. E' contro la legge (sarebbe come dire che risiedo legalmente a Genova ma anche a Venezia), ma fa niente.
Chiaramente è impossibile dimostrare la convivenza per una storia di una notte ma... quando c'è una relazione magari di mesi o anni, con messaggi, testimonianze di vicini e familiari e frequenti soggiorni della donna a casa propria chi stabilisce il confine tra relazione occasionale e convivenza? Il giudice!
Le frequentazioni multiple, in presenza di una relazione apparentemente stabile (con la compagna che dorme o soggiorna spesso a casa propria, viaggi insieme ecc.) pur senza residenza ufficiale, non bastano a negare la convivenza.
Non esiste un confine preciso, come la residenza ufficiale: più la relazione si svolge sotto lo stesso tetto e più dura da tempo, più il giudice tenderà a dichiarare la convivenza.
Noi uomini dobbiamo tenere bene a mente questo: una cosa è la legge e la verità, splendidamente illustrata e dimostrata dagli avvocati, altra cosa le sentenze.
CitazioneLo vedo con i giovani: Mai vista tanta indifferenza e machiavellismo nei confronti delle donne. Povere loro.
Puoi fare degli esempi? Sarebbe un inizio di sana presa di coscienza. Ma da quel che vedo, questo atteggiamento c'è negli alfa (ormai il 5% della popolazione maschile), gli altri uomini solo per trovarsi una donna scadente vanno anche in capo al mondo.
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Padano74

Ma scusate: se il figlio è vostro (quindi, sacrosanto il test DNA), non pensate che, in parte, dovete occuparvene voi?

Finnegan

#5
Il problema è che le legittime responsabilità di padre si scontrano con donne e giudici senza scrupoli che oltre a portarsi via il figlio si prendono anche casa e reddito. Per cui, come ho messo nella guida, bisogna attentamente valutare le possibilità di tenuta di
una relazione, che nel caso di una storia di una notte o giù di lì sono zero.
C'è poi il caso (non proprio frequente) di una coppia sinceramente innamorata che davvero concepisce un figlio per sbaglio, in quel caso la situazione è diversa dalla strega che cerca con ogni mezzo di incastrare l'uomo rimanendo incinta.
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