La scomparsa dei matrimoni religiosi: chissà perché

Aperto da Finnegan, 21 Gennaio 2021, 02:13:11 PM

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Finnegan

CitazioneLa società delle api in realtà non è crudele, perché gli insetti non hanno un'umana coscienza, nè hanno il senso del bene e del male. Crudele - anzi, bestiale - è invece un'umanità che segue l'esempio delle api, sacrificando la persona, che ha una dignità insopprimibile, sugli altari pagani delle moderne ideologie.
Frase da incorniciare, se già gli uomini ne prendessero coscienza sarebbe un passo avanti
CitazioneComincio a dubitare che l'Europa scristianizzata possa ritornare semplicemente a un paganesimo come quello greco o romano; in effetti quel paganesimo, nonostante tutto, raggiunse alte vette filosofiche e morali, in attesa della Rivelazione.
Qualcun altro lo ha detto, per quanto dica di ispirarsi alla cultura greco-romana il neopaganesimo è solo un regresso all'inciviltà più radicale.
CitazionePer certi versi siamo alle soglie del tribalismo.
Siamo già in una cultura tribale, perché la civiltà si basa sul civis, il privato cittadino. Oggi non c'è più vita privata né si dà valore alla persona, l'umanità agisce all'unisono come una bestia senza cervello.
CitazioneLa forza di un popolo è nei suoi numeri: se i cristiani saranno in pochi, finiranno nelle catacombe.
Non ci sono più cristiani se non pochissimi, sparsi individui, come nel popolare filone zombie in cui gli esseri umani sono ridotti a un pugno. Credo che l'unica speranza per la Chiesa e l'Occidente sia una conversione di massa (tutt'altro che improbabile, le prove cambiano intere società dalla sera alla mattina), perché siamo ben lontani dall'eguagliare in numero (pur esiguo) e coerenza nei valori professati, i tempi delle catacombe o delle comunità monastiche medievali.
Se così fosse, come ho detto esisterebbero comunità affiatate e famiglie, nelle catacombe magari ma ci sarebbero. Manca proprio la volontà di crearle, salvo le consuete rarissime eccezioni la gente non ha voglia di associarsi e costruire qualcosa insieme, a dirigere la loro vita e le loro relazioni è il Principe di questo mondo, che come disse McLuhan è un grande ingegnere elettronico.

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Serenissimo

CitazioneGli esempi potrebbero continuare, ma finché la Chiesa, o parte di essa, non inizierà una rivolta spirituale contro il mondo, a mio modesto parere, le armi della "Resistenza" resteranno spuntate. E le "pillole rosse quotidiane" aumenteranno sempre di più.

Da un pò di tempo seguo attivisti del cosiddetto campo di sinistra "sovranista", gente che ha viaggiato nel mondo più volte ed una cosa è certa : tutti i problemi che noi evidenziamo qui sono molto ridotti se non inesistenti nel mondo extra occidentale .

Certo l'italia in quanto culla della cultura è messa sicuramente meglio di tutto l'occidente ma , anche qui le "cose vanno selvaggiamente".

Per fare un esempio in apparenza stupido e inopportuno, guardate le elezioni . Trump non è riuscito ufficialmente* a spuntarla sui brogli, mentre in Birmania l'esercito ha preso il potere dopo i brogli accertati . LA Birmania che di certo cattolica non è si è dimostrata un paese molto più compatto, alla stregua di Malesi-Indonesiani , Vietnamiti etc. In Russia idem. Mi spiace ,la decadenza è occidentale .

*Dico ufficialmente perchè ufficiosamente molti mormorano di strani lavori da dietro le quinte in florida di Trump ma qui non è la sede per parlarne .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

#12
Anche l'Asia però è fortemente occidentalizzata e cuore della finanza. Le asiatiche possono essere più realiste del re, comportamenti perversi inclusi. Molti Paesi al di fuori dell'Occidente sono legalmente amici degli uomini, c'è meno ipergamia ma i vantaggi finiscono qui: non si pensi di trovare amore, legami umani e altre amenità del genere là, al massimo donne che ti vedono come Babbo Natale e vie intasate di fumo di motorette e di riso fritto.
Chi volesse leggere racconti dell'orrore con ambientazione orientale, può vedere questa discussione: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,2108.0.html
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Ent

#13
Citazione di: Serenissimo il  5 Febbraio 2021, 12:40:11 AM
CitazioneGli esempi potrebbero continuare, ma finché la Chiesa, o parte di essa, non inizierà una rivolta spirituale contro il mondo, a mio modesto parere, le armi della "Resistenza" resteranno spuntate. E le "pillole rosse quotidiane" aumenteranno sempre di più.

Tutti i problemi che noi evidenziamo qui sono molto ridotti se non inesistenti nel mondo extra occidentale [...]
Mi spiace ,la decadenza è occidentale .


L'Europa in particolare, piuttosto che in decadenza, si potrebbe considerare addirittura decaduta. Paradossalmente - perché molto della nostra decadenza è da addebitare all'americanizzazione - siamo messi peggio che negli Stati Uniti.
L'Unione Europea è in mano a burocrati e faccendieri (e così gli Stati nazionali); in America Trump è stato (ed è) realtà e diversi Stati federati, come quelli rurali del Sud o del Midwest, conservano da secoli un'identità tradizionale, con legislazioni che noi europei potremmo soltanto sognarci. Trump ha dimostrato che gli Stati Uniti non sono soltanto California e New York. Questo è avvenuto perché oltreoceano il pluralismo religioso (cosa da rifiutarsi in uno Stato cattolico, ma da considerare in uno Stato ateo) ha permesso la valorizzazione delle identità e delle culture, e lo Stato federale ha poteri limitati rispetto agli Stati europei, dove chi vince prende tutto, cioè quel poco che le Costituzioni e le Corti Costituzionali permettono che sia preso. Gli Stati Uniti sono un Paese profondamente diviso e variegato, noi europei siamo stati assimilati in una brodaglia insipida.

È mia opinione però che l'Occidente, da culla di civiltà, si sia trasformato in centro di propagazione della decadenza. L'America Latina e il Messico, ad esempio, hanno assorbito i veleni delle filosofie europee e dei costumi occidentali. Il clero brasiliano è influenzato dalla teologia della liberazione (di derivazione marxista), il femminismo è diffuso non meno che in Europa, le legislazioni sudamericane su aborto ed eutanasia sono in linea con quelle europee. Il Sud America è una colonia ideologica occidentale, che oscilla tra marxismo e progressismo (entrambe le ideologie hanno origine europea).
Anche la Cina lo è, sebbene sia una potenza economica e militare. Il Giappone non è altro che capitalismo sfrenato, dunque occidentale.

Insomma, il colonialismo è finito solo in apparenza; si è piuttosto trasferito dal piano materiale a quello ideologico-spirituale. La globalizzazione è un fenomeno molto simile a quello già avvenuto nel mondo antico: allora la romanità aveva conquistato il mondo conosciuto, oggi lo ha fatto l'occidentalizzazione (da un lato sotto l'influsso delle moderne filosofie tedesche, dall'altro del capitalismo anglo-americano).
Per queste ragioni tendo a considerare il "mondo" che si contrappone ideologicamente alla Chiesa come qualcosa di profondamente occidentale.


Nei Paesi economicamente arretrati non è raro che l'esercito prenda il potere al tal Presidente (a torto o a ragione), negli ultimi decenni è successo più volte in Africa. Ma è proprio la debolezza economica e istituzionale che facilita l'esercizio della forza. Se lo sviluppo in senso capitalistico dovesse interessare quelle aree, cosa impedirebbe che i costumi di quei Paesi, ora a vario titolo tradizionali, non divengano come quelli occidentali?
E si potrebbe rilevare, all'opposto, che se l'Occidente cadesse in disgrazia economica e le istituzioni si indebolissero, se il popolo avesse ben poco da perdere,  anche qui potrebbero accadere certe cose.
Il marxismo si è diffuso dalla Germania in tutto il mondo: Russia, Mongolia, Cina, Vietnam, Cuba, Venezuela, Congo, Etiopia, etc.
Cosa impedisce che lo stesso non avvenga per i nuovi mali occidentali?  Certo, se dovessimo scattare una fotografia, non ho difficoltà a credere che nelle Filippine, certe nefandezze politicamente corrette ancora non siano diffuse; ma ritengo che le difese spirituali di certi Paesi non siano adeguate contro una eventuale colonizzazione ideologica.

Il discorso è forse diverso per la Russia. Putin ha una formazione filosofica e spirituale, tale da costituire autonoma alternativa rispetto al pensiero unico occidentale; si vedrà se la sua eredità sarà accolta o rifiutata. Anche in alcuni Paesi dell'Europa centrale ed orientale, come Polonia ed Ungheria, si intravedono luci, nel buio della decadenza.

La difesa contro la decadenza di matrice occidentale non può che avere natura spirituale, e quindi morale. Quando le persone si crederanno al di sopra della materia, allora il nichilismo occidentale potrà essere fermato. È facile corrompere il comune europeo, perché è materialista; più difficile è colpire chi abbia un'identità religiosa (e quindi spirituale): l'indù, il musulmano, il cattolico integralista.
Penso che la via da seguire non si trovi in capo al mondo, ma all'interno dello spirito individuale; e che da lì si debba progressivamente ripartire: da piccole aggregazioni culturali di individui e di famiglie possono nascere comunità e società.

Finnegan

#14
Il cristianesimo è fortemente collegato alla civiltà occidentale. La civiltà si fonda sul civis, il privato cittadino (Ecce Homo), una creazione del diritto romano. Sotto Gengis Khan la Passione di Cristo non sarebbe stata neppure notata: non ci sarebbe stato un giudizio, la drammatica scelta della folla tra Gesù e Barabba.
Il cuore della civiltà occidentale sono strade e alfabeto, tecnologie obsolescenti: l'audiovisivo riporta valori tribali, orali-acustici, i terrori panici del tuono, di forze che non si vedono. Le telecomunicazioni (telefono e Internet) disincarnano l'individuo, laddove sia il cristianesimo che la civiltà greco-romana (con l'incredibile effetto di presenza fisica e forza muscolare delle sue architetture) insistono su una sostanza corporea e spirituale individuale. Forse è anche per questo che nelle comunità cristiane tutti hanno il loro bravo cellulare in mano ma non si parlano, la prossimità fisica non si percepisce neppure più.
L'Occidente diffonde disvalori perché non è più tale, è stato ipnotizzato dalle sue stesse tecnologie come Narciso dalla sua immagine. La tecnologia è un'estensione di sé, un idolo e il cellulare che portiamo in tasca il nuovo specchio di Narciso.
Successe lo stesso con la stampa: i suoi effetti sociali non furono capiti e la Scolastica fu spazzata via. La stampa provocò la dissoluzione delle strutture sociali-corporative medievali, creò l'uomo-massa, la propaganda, l'individualismo (Shakespeare descrisse con precisione questo processo) con una conseguente corruzione morale di cui però non si rimossero le cause profonde.
Possiamo affermare che tutte le filosofie tedesche che hanno corrotto l'Occidente, in particolar modo la fenomenologia che sposta la verità dalla realtà fisica alla coscienza del soggetto, non siano che il prodotto del sonnambulismo tecnologico in cui è caduta l'Europa.
Sarebbe non solo opportuno, ma necessario operare una sintesi tra la cultura alfabetica e quella orale oggi preponderante. Cosa possa diventare il mondo senza la civiltà occidentale, già lo vediamo.
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johann

#15
Citazione di: Ent il  5 Febbraio 2021, 02:29:34 PM
L'Europa in particolare, piuttosto che in decadenza, si potrebbe considerare addirittura decaduta. Paradossalmente - perché molto della nostra decadenza è da addebitare all'americanizzazione - siamo messi peggio che negli Stati Uniti.
L'Unione Europea è in mano a burocrati e faccendieri (e così gli Stati nazionali); in America Trump è stato (ed è) realtà e diversi Stati federati, come quelli rurali del Sud o del Midwest, conservano da secoli un'identità tradizionale, con legislazioni che noi europei potremmo soltanto sognarci. Trump ha dimostrato che gli Stati Uniti non sono soltanto California e New York. Questo è avvenuto perché oltreoceano il pluralismo religioso (cosa da rifiutarsi in uno Stato cattolico, ma da considerare in uno Stato ateo) ha permesso la valorizzazione delle identità e delle culture, e lo Stato federale ha poteri limitati rispetto agli Stati europei, dove chi vince prende tutto, cioè quel poco che le Costituzioni e le Corti Costituzionali permettono che sia preso. Gli Stati Uniti sono un Paese profondamente diviso e variegato, noi europei siamo stati assimilati in una brodaglia insipida.

per me il modello della democrazia americana e' comunque da preferirsi perché in quel paese sopravvive un concetto di laicità non ideologico, un concetto che contempla il suo essere in forza della libertà d'espressione che garantisce a ogni credo politico, a ogni religione, e a ogni cultura, che esprime la società,  pur non rinnegando per questo di avere una propria identità e una propria storia, in Europa invece la laicità delle istituzioni e' diventata nel tempo la religione del laicismo, e come tale si pone in alternativa radicale, a ogni altro credo che ne insidi il primato, specialmente quello "storico" del cattolicesimo tradizionale.

Un altro segno della degenerazione relativista della mentalità "moderna" che con l'oppio ideologico del p. corretto si sta "fumando" ogni residuo della sua tanto decantata e millantata natura razionale.  non fosse altro che per questa sola costatazione, purtroppo tutt'altro che relativa, si vede come anche da queste problematiche siamo in piena dittatura del relativismo,  dal: <cogito ergo sum> di Cartesio  al nichilismo di gorgia al nominalismo di Guglielmo da occam,  fino alla deificazione della ragione umana operata dagli illuministi, oggi stiamo raccogliendo in un colpo solo tutti i frutti avvelenati di secoli e secoli di sfascismo intellettuale culturale e filosofico

A parte la stessa ideologia relativista, oggi praticamente nulla ha carattere oggettivo, certo, e stabilito,  tutto incluso la legge morale naturale, il raziocinio umano, il principio di identità e di non contraddizione  è messo sullo stesso livello dell'opinabilità soggettiva,   se sono banditi gli universali, resta solo il particolare soggettivo, l'intendimento della realtà  diventa un qualcosa di "privato" da sfruttare in modo opportunistico, all'insegna del "cogli l'attimo"  senza tanti scrupoli di sorta
a parte gli sblateramenti demagogici, e qualche elemosina estemporanea fatta più per manutentare l'aspetto "sociale" del proprio avatar  che per effettivo moto di solidarietà,  nell'identità dell'uomo moderno" non c'è rimasto più niente di spendibile a livello di storia,   di popolo,   di cultura,   cosi come da "felice" codardo non prenderebbe mai le armi per difendere la propria patria, allo stesso modo non prova nessuna motivazione a sposarsi,  a mettere su famiglia,  fare dei figli,  per impegnarsi cioe' sul terreno delle cose di valore che durano e restano nel tempo,  cose che proprio per questo sono difficili,  cose che impegnano più' il senso del dovere che quello del diritto, cose che con l'ottica moderna hanno il bilancio del dare /avere sempre in rosso,  cose, ...le stesse dei nostri nonni, ("arretrati! bigotti!, ignoranti!, conservatori!") che proprio perché avevano più a cuore il futuro dei propri figli, della propria famiglia, della propria comunità', erano soliti privarsi anche di quel po' di niente che avevano,  quelle cose insomma che hanno sempre promosso il VERO progresso e il VERO sviluppo umano  quelle cose alla base della VERA civiltà umana

quindi tornando al tema,  se questo e' lo stato dell'arte dell'umanità' "moderna e progressista"  come ci si può aspettare che tutto ciò che rappresenta un vincolo, per il proprio siderale concetto di libertà' venga preso seriamente in considerazione!  La vita non e' un qualcosa che va interpretato e vissuto in pienezza di significati ma e' un qualcosa che va strumentalizzato a "sangue",   un qualcosa da prendere a "morsi",  un qualcosa da saccheggiare per strappare quanti più vantaggi possibili al proprio tornaconto immanente,  un qualcosa che necessità di un atteggiamento laico a ogni moralità',  e cinico a ogni scrupolo,  un atteggiamento esattamente uguale a quello della gran parte del flaccido mondo femminile "moderno" in questo senso già acquisito e metabolizzato dal mefistofelico sistema del p.unico
crollano i matrimoni!?,  crollano le unioni civili!?  Secondo me,  al netto della propaganda mediatica del sistema sta' crollando pure la volontà di fare coppia,  quello che resta e' la "giungla delle concupiscenze" piena zeppa non di società' di persone con la testa sulle spalle,  ma torme di umanoidi "bisessuali" con i genitali sulle spalle pronti a "farsi" chiunque gli incroci la strada
io,  noi cattolici tradizionali,  che conserviamo un concetto di vita ordinato alle leggi eterne del diritto naturale e divino abbiamo soli la coerenza ideale e la credibilità' culturale per indignarci e scandalizzarci se stanno crollando i matrimoni se si stanno liquefacendo le famiglie, se da una parte si sblatera di denatalità  e dall'altra si fa abortire al 9no mese e ultimamente anche postparto  se si pretende di risolvere il problema con i bonus fiscali e l'importazione di carne "fresca" con l'immigrazione,   noi!,  non i lerci progressisti (anche cattolici)  perche loro non ne hanno il diritto, visto che viviamo dentro al LORO paradigma sociale,  e quel che succede non e' altro che il "raccolto" di quello che hanno seminato nei secoli scorsi

quindi, visto che aspettarsi da questa gentaglia dei sussulti di reale pentimento sarebbe come aspettarseli dal diavolo in persona, diciamo che i complessi di colpa che comunque si portano dietro per via del loro pensiero filosofico debole sono usi non affrontarli ma mascherarli,  soprattutto con l'uso massiccio della loro "antilingua" p. corretta,  la riprova e' che di questi tempi stanno nascendo più neologismi di quanti non ne siano nati risalendo da adesso fino a dante:  dalla stessa parola "aborto", "all'interruzione di gravidanza", ai "diritti riproduttivi della donna",  allo stesso termine denatalità siamo all'apoteosi dell'ipocrisia più ipocrita, e tutto per non chiamare le cose col loro vero nome, come se questo bastasse a silenziare la coscienza umana dove fortunatamente DIO e ancora di casa, ....nella fattispecie:  assassinio premeditato di esseri umani inermi, 
Ipocrisia! ipocrisia!  oggi tutto e' ipocrisia,  lo sfacelo di ogni ordine sociale verrà sempre più' accompagnato da nuovi termini, per mascherare e coprire la brutalità dei problemi che sta' generando la madre di tutte le dinamiche barbariche: la decostruzione integrale della civiltà occidentale
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

#16
Citazionecosi come da "felice" codardo non prenderebbe mai le armi per difendere la propria patria, allo stesso modo non prova nessuna motivazione a sposarsi,  a mettere su famiglia,  fare dei figli,  per impegnarsi cioe' sul terreno delle cose di valore che durano e restano nel tempo,  cose che proprio per questo sono difficili,  cose che impegnano più' il senso del dovere che quello del diritto, cose che con l'ottica moderna hanno il bilancio del dare /avere sempre in rosso,  cose, ...le stesse dei nostri nonni, ("arretrati! bigotti!, ignoranti!, conservatori!") che proprio perché avevano più a cuore il futuro dei propri figli, della propria famiglia, della propria comunità', erano soliti privarsi anche di quel po' di niente che avevano,  quelle cose insomma che hanno sempre promosso il VERO progresso e il VERO sviluppo umano  quelle cose alla base della VERA civiltà umana
Già... Forse bisognerebbe convincere le donne che ANCHE in diverse parrocchie tradizionali fanno la vita di zitelle di 90 anni: Messa tutti i giorni ma impegni familiari nisba! La pratica religiosa sembra diventata un riempitivo per un popolo in attesa di scomparire, come una seduta di yoga con cui evadere dalle proprie responsabilità e doveri.
E secondo me la vera causa di questa refrattarietà delle donne non risiede tanto nella pigrizia. Temo che anche loro siano affette da quella disumanizzazione che rende la gente incapace di legami umani. La gente somiglia sempre più a macchine, dentro ha il nulla. L'aumento della violenza domestica femminile, i comportamenti perversi e immotivati in seno alle famiglie sono lì a dimostrarlo.
Il prof. Fforde è ancora più esplicito: "L'assenza di legami colpisce con un'ampiezza straordinaria l'universo coniugale e familiare», ha affermato un altro relatore, «viviamo, in effetti, in una società disintegrata che [...] favorisce [...] lo sviluppo di personalità spezzettate che hanno grandi difficoltà a unificarsi psicologicamente e moralmente»"
Credo che una donna normale, con un cuore ancora umano, per cui la parola comunità significa qualcosa troverebbe naturale interagire con bravi uomini del suo ambiente e invece sono letteralmente bloccate all'idea di metter su famiglia, il che non può che voler dire che non hanno tutte le rotelle a posto.
Ho fatto di recente un esempio concreto: una tizia della mia parrocchia, nubile e che non poteva certo pretendere chissà cosa per carattere (buono ma spigoloso) e bellezza, invece di frequentare qualunque uomo preferiva stare appiccicata (non per fargli la corte) a un nobile napoletano, pure sposato con due figli, basso, grasso e pelato per il solo fatto che era nobile. Invece di far fruttificare i talenti che Dio gli ha dato preferiscono evadere nel mondo dei sogni, di dame e cavalieri. Purtroppo è un comportamento universalmente diffuso e un fenomeno inaudito nella storia. Troppo facile dare la colpa solo al consumismo o ai social, specialmente in certi ambienti per cui a mio parere ci sono cause ben più profonde e non si fa nulla per un problema di primaria importanza per la sopravvivenza del cristianesimo in Europa, che rimane taciuto.
Personalmente non sento la mancanza di donne che stanno sempre sulle loro, ma dover assistere alla lenta agonia del mio popolo (di cui è in ultima analisi responsabile) senza poter far nulla è una croce.
Pazienza, il Signore ci ha dato la ragione, anche se dice l'Aquinate in misura ineguale tra uomini e donne e se lorsignore non ne fanno uso saranno i musulmani a ripopolare il territorio. Tra Bergoglio (che oggi ha dato il voto alle donne al Sinodo) e la Mezzaluna sul Vaticano non saprei dire cosa sia peggio.
Vox populi vox Dei: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,2241.0.html
Spero che queste considerazioni non dispiacciano. Le critiche sono anche necessarie, la Scrittura ne è piena a partire, senza fare indegni paragoni, dalle Lettere di S. Paolo.
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