Le donne sono attratte di più da uomini già impegnati ?

Aperto da Serenissimo, 27 Giugno 2021, 04:31:22 PM

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Serenissimo

Tratto dal Galantuomo Dissacrante.


https://ilgalantuomodissacrante.wordpress.com/2021/06/25/donne-tifo-e-preselezione/

Non è un racconto di Mario Rigoni Stern. E nemmeno un trattato scientifico. E' solo una serie di appunti di vita che abbiamo messo insieme sulla base della nostra esperienza, incrociando le nostre storie e avventure "sul campo" senza consumarci pollici e occhi sugli smartphone o sugli schermi dei computer.

Cosa dice la teoria della preselezione? Molto semplicemente, asserisce che un uomo risulterà più attraente se già impegnato o tanto richiesto dalle altre donne. Insomma, detta così, sembra quasi banale, una sorta di profezia che si autoavvera: un uomo di un certo valore è evidentemente attraente, a prescindere dal fatto che sia o meno impegnato.

Il punto, tuttavia, è un altro. Ci sono donne (e questa è una certezza empirica che abbiamo riscontrato nel nostro campione) a cui piace:

1) Togliere l'uomo ad un'altra per il gusto di vedere la rivale umiliata, soprattutto se più bella oppure in una relazione in cui lei è molto presa. E' forse un modo per rifarsi di qualche trauma? E' la forza distruttiva dell'invidia?

Non siamo psicologi, ci limitiamo a formulare ipotesi sulla base di ciò che abbiamo osservato. Di sicuro si conferma l'assioma secondo cui la rivalità è femminile, laddove l'agonismo (ovvero la gara regolata da codici) è maschile.

A metà del 1800 (sic), Alphonse Karr spiegava questo tema così:

    Le donne non cercano molto un uomo che non credessero di portar via a nessuna. Esse non sempre prendono un amante per averlo, ma spesso per toglierlo ad un'altra. Se una donna amasse il tifo, ci sarebbero donne che renderebbero infedele il tifo e cercherebbero di portarglielo via.

2) C'è una certa dose di masochismo in alcune donne. La conditio sine qua non – va precisato – è sempre quella di avere comunque un'attrazione minima verso quell'uomo: avere una partner non vi renderà automaticamente più desiderabili.

Ebbene, questo tipo di donne ha un'abilità straordinaria nell'andare a cercarsi uomini "impossibili" con i quali possano confermare fallimenti sentimentali già vissuti in precedenza. Il fatto che siano impegnati è, in questo senso, un fattore che può innescare l'attrazione, proprio perché è un impedimento che alla fine andrà a consolidare il fallimento annunciato.

In questi casi, a parità di situazioni, fra un uomo impegnato ed uno libero, questa tipologia di donna sceglierà senza dubbio quello già occupato. Per quanto si tratti di materia da demandare al lavoro degli psicologi, queste donne esistono, così come ci sono anche uomini della stessa tipologia, a onor del vero.

Il punto da tener presente è un altro: se un uomo si strugge per una donna che mai potrà avere (perché lei non lo ha scelto, dando la sua preferenza ad un altro), da parte sua la donna cercherà di trovare il punto debole nella relazione dell'oggetto dei suoi desideri e userà quel grimaldello per scardinarla.

In genere, sotto la lente femminile finisce il sesso. E' quasi sempre la leva più semplice e immediata, attraverso la quale la donna riuscirà a battere la rivale. Che poi spesso si tratti di un conflitto "cerebrale", di dinamiche cervellotiche e complesse, ciò non implica che possano avere ripercussioni. La storia è piena di matrimoni e relazioni saltate per questi giochini di potere sessuale.

E' lapalissiano che ognuno è libero di provare e fare ciò che vuole nei limiti della legalità e del consenso fra adulti; ma conoscere certe dinamiche aiuta a districarsi nei percorsi ormonali che una brava e potenziale (quanto pericolosa) amante può attivare.

Lungi dall'essere moralizzatori (non ne abbiamo i titoli), non conviene mandare all'aria relazioni consolidate e valide per una sveltina o per un pomeriggio di sesso con una persona che potrebbe aver interessi oltre l'atto in sé. Non ne vale davvero la pena. Soprattutto in presenza di figli, con tutto lo strascico legale (e morale) che ne seguirebbe.

Perdonate la divagazione. Torniamo al tema. La teoria della preselezione ha fondamenti empirici. Ci sono studi scientifici? Forse sì, forse no. Poi magari ci sono ricerche fatte per smentire quelle conclusioni date per assodate. Noi ci limitiamo alla realtà che abbiamo visto.

Tante volte è successo di trovarsi sguardi di donne che fino al giorno prima non ci filavano, semplicemente perché eravamo in compagnia di una donna bella. In ambienti provinciali (e l'Italia è un'immensa provincia), queste dinamiche hanno un peso. Un uomo che riceve validazioni femminili finisce per attirare quantomeno altre curiosità femminili.

Con una conseguenza: la curiosità è un grande motore nelle dinamiche di scelta femminile (tema toccato con grande abilità anche da François Truffaut). Lo status di "prescelto" dalle altre donne è comunque un fattore di attrazione. Si ripete il concetto per l'ennesima volta: non funziona sempre e comunque, ma esiste.

Così come esistono l'invidia e la gelosia e spesso i confini fra questi due elementi e la teoria della preselezione sono molto sfumati. L'emotività femminile, che si nutre anche di questi sentimenti, può attivare il famoso battito d'ali della farfalla che poi diventa tempesta.

Va anche detto che, a volte, la donna vuole solo "testare" i sistemi di difesa della coppia avversaria. Insomma vuole fare la "profumiera" (cioè quella che tenta per il gusto di tentare, ma senza aver intenzione di "concludere") per consolidare la propria autostima di femme fatale sempre "attiva". Avere la fila dei morti di figa sui social non è abbastanza, molte donne hanno bisogno di alzare l'asticella della sfida.

In questi casi, è l'uomo a dover fare in modo di non cadere in stupide "trappole". Un allupato con il mito del dongiovanni difficilmente riesce ad avere la lucidità per decifrare la situazione. E magari va solo a confermare l'autostima della donna in questione, mettendo pure a rischio la propria relazione.

Rimane un dato che ci insegna l'esperienza: la teoria della preselezione, proprio a causa degli elementi di irrazionalità in essa contenuti, permette di aprire interessanti occasioni. Un uomo che ha una vita sentimentale – o semplicemente sessuale – abbastanza movimentata ha comunque una sorta di "profumo" che queste storie gli lasciano addosso. Anche se non ha l'ufficialità di una relazione.

Magari è solo un discorso di percezione che innesca un circolo virtuoso, dal momento che non ha la bava alla bocca come quasi sempre ce l'hanno gli allupati italioti (sposati o single, a volte cambia poco). Eppure per tante donne è più interessante un uomo intorno al quale sentono la presenza di un'altra.

E' un fattore inconscio che alcune ci hanno raccontato apertamente (ed è interessante vedere questo dato riaffiorare in esperienze diverse nel tempo e nello spazio, anche in altre culture). Ma è un dato su cui le nostre esperienze sono comuni: un certo modo maschile di porsi paga perché i "bisognosi" (di affetto e peggio ancora di sesso) puzzano di perdente, e alle donne i perdenti non interessano. Per molte di loro, il vincente è anche uno che ha una vita allegra sotto le lenzuola, anche se in pubblico non lo ammetteranno mai.

Tra le varie perle nelle antologie di storie in merito, conviene ricordarne una per la sua particolarità. Una mia ex trombamica nordeuropea mi raccontò come, durante un'importante conferenza di lavoro in Italia, ci fosse un addetto ai servizi tecnici abbastanza sfacciato che l'aveva puntata e la "corteggiava", addirittura con una certa insistenza (spoiler: fu licenziato, in seguito, in quanto arrivò alle mani con un ospite della struttura per aver fatto apprezzamenti alla sua compagna e si prese anche una denuncia per lesioni).

A lei non interessava minimamente. Ma le attenzioni del tecnico non erano sfuggite ad una sua collega, una milf con la quale lei aveva una pesante rivalità professionale (e molto spesso il confine fra ambito personale e professionale è strettamente intrecciato, a maggior ragione se la guerra è sottotraccia, come avviene quasi sempre nelle faide femminili).

Pensando che la mia ex trombamica fosse interessata al tipo italiano, la sua collega passò all'attacco con determinazione e se lo portò a letto dopo una serata di balli nell'hotel dove c'era la conferenza. Tra l'altro, il suo atto fu anche plateale. Ma lei, nell'obiettivo di "danneggiare" la rivale al lavoro, accettò anche il fatto che tutti l'avessero vista mentre era impegnata in effusioni poco professionali.

La reputazione sociale dell'ambiente di lavoro non aveva fermato quella donna. Ciò che mi fece sorridere fu il fatto che alla mia ex trombamica non interessasse nulla di ciò che aveva fatto la collega e che nemmeno si fosse meravigliata del suo comportamento.

Quelle che gli uomini bollano come illogicità femminili sono invece percorsi assolutamente logici e lineari per la mente di altre donne. In definitiva, si conferma il vecchio adagio secondo cui conta solo e soltanto ciò che una donna fa, e non ciò che dice. L'azione, il comportamento concreto è l'unico metro sul quale si deve osservare una donna. Eppure gli uomini, in particolare gli italiani lobotomizzati dai social e dai luoghi comuni, faticano seriamente a capirlo.
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

Ha ragione, è così. E' facile intuire che anche la vostra dolce metà può avere questo tipo di attrazione
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Serenissimo

#2
Questo la dice lunga su certi discorsi falsi (lo stesso Galantuomo Dissacrante consiglia - altra GUIDA PER UOMINI - di prestare più attenzione a come si comporta la donna piuttosto che a come parla) delle donne che parlano di sorellanza, sono le prime a mettertelo in quel posto . Discorso che applico ovviamente nel topic , perchè provarci con un uomo già impegnato significa fare un dispetto alla "rivale" .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

Mai vista una sorellanza femminile. E' già tanto se c'è una fratellanza maschile, tutt'altro che scontata salvo in tempo di guerra
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