Nuovo libro: "Quando eravamo femmine"

Aperto da Finnegan, 22 Ottobre 2021, 10:55:30 PM

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Finnegan

Tra i meriti della Miriano, c'è quello di dire neanche troppo indirettamente che le donne di oggi sono - in larga maggioranza - snaturate. Che imitano più o meno consapevolmente gli uomini, adottano il loro stile di vita e i loro obiettivi.
Da non perdere i grassetti:

di Costanza Miriano

Ho avuto una grossa difficoltà nello scrivere Quando eravamo femmine. Cioè una in più oltre a quelle solite – la casa gelata di notte, i colpi di sonno tra l'una e le due, la fame atavica verso le tre, la difficoltà nell'approvvigionamento notturno di beni atti a fornire le condizioni minime alla scrittura, quali il chococaviar Venchi, il salame e la Coca light. La difficoltà aggiuntiva di questo libro è stata che io avrei voluto raccontare tutta la sorellanza che ho scoperto da quando le persone che conosco e incontro sono aumentate di circa mille volte rispetto ai tempi in cui avevo un numero di amici normali (i tempi in cui nella mia rubrica i nomi erano salvati come Elisabetta, Luca, Giovanni e non Crisitinagenovamammadicinque o Ericareliquiamilano o Federicachiesanuova). Avrei voluto raccontare parte della bellezza conosciuta praticamente in tutta Italia, da Catania a Rovereto (o Pinerolo? È più a nord?), ma era troppa, troppa roba, e troppo pochi i neuroni rimasti liberi dopo le giornate trascorse a lavorare, a star dietro ai figli, a fare tutte le cose che noi mamme sappiamo bene e che tutte facciamo, mettendoci insieme però anche un'esagerazione di mail messaggi telefonate. E così tante sere sono finite in un nulla di fatto, a contemplare lo schermo – rigorosamente bianco – e poi a dormire sfinita con lo sterno sul tavolo e lo spigolo del tavolo in fronte.

Ecco, non so cosa ne sia venuto fuori, sono ancora troppo vicina alla tela: devo allontanarmene per vedere da lontano l'effetto che fa. Il desiderio era quello di scrivere un libro corale che facesse parlare insieme alla mia le voci di tante donne ascoltate, incontrate, conosciute. Non ne ho raccontate le storie perché spesso sono vicende appena adombrate, vagamente intuite, solo accennate. Quello che spero di avere riportato è il timbro di tante voci che non si riconoscono nei modelli di donna oggi prevalenti, e che qui ho cercato di raccontare alle mie bambine.

Ogni donna ha bisogno di una sguardo che la definisca: qualcuno che le dica che è bella. Ma quello che definisce ogni donna non è la risposta alla domanda ("quanto sono bella, io?"), quanto piuttosto la nostra scelta: chi vogliamo che risponda a quella domanda? Chi vogliamo che ci dica che siamo belle? In fondo, nella più intima verità di noi stesse, quello che ci definisce è "a chi voglio piacere io?". Ognuna di noi vuole piacere a qualcuno, anche quelle apparentemente più autonome, perché l'indipendenza è un'illusione (io manco ci provo, a fare finta). Quindi, ripeto, a chi voglio piacere io?

Quello che ho sperimentato è che quando la mia risposta è "a Dio", quando chiedo al Signore di restituirmi lo sguardo di amore che desidero sono più piena, più felice, dipendo di meno dagli altri e riesco ad amarli in modo più libero, non come chi si aggrappa, ma come chi si apre generosamente, perché sa che la sua pienezza non è messa in crisi da niente.

Siamo complicate, ogni tanto la nostra complicazione prende il comando. Talora sbarelliamo, è vero, sono pronta ad ammetterlo serenamente. Altre volte produciamo pensieri inconsulti, e, certo, pochi minuti prima saremmo state pronte a giurare, sinceramente, che noi non saremmo mai state capaci di pensieri tanto folli, di parole tanto meschine, di azioni tanto irragionevoli. Eppure dieci minuti dopo le abbiamo fatte. Il fatto è che siamo piene di contraddizioni. Come tutti gli esseri umani, ma un po' più dei maschi. Un maschio se vuole ti asfalta. Una femmina cerca di diventare la tua miglior nemica.

La soluzione non è scandalizzarci delle nostre contraddizioni, tanto non serve a niente. Non serve neppure dire "io non cambierò mai", perché è vero, non cambieremo mai. Non da sole. La soluzione è ricomporre le nostre contraddizioni appoggiandole in Dio. Maria è la donna della contraddizione ricomposta. È lui che pareggia i conti col nostro cuore ferito, deluso, in attesa. Per questo per noi donne, soprattutto da una certa età in poi, è fondamentale mettere in moto una vita spirituale che ci protegga da noi stesse, dal dolore, che ci renda feconde davvero, che ci renda capaci di far vivere tutti quelli che ci sono affidati.

Secondo me le donne non diventano sacerdoti perché il sacerdozio a cui sono chiamate è quello del cuore: offrire ogni giorno sull'altare il nostro cuore stanco, imparare a ballare il ballo dell'obbedienza nel quotidiano, imparare a dire i sì di cui hanno bisogno tutti quelli che possiamo chiamare alla vita, ma a dirli con il sorriso e con la gioia di chi sa di essere piena e totalmente amata.

Quando questa pienezza ci manca non è colpa degli uomini cattivi, né del lavoro nel quale ci verrebbe impedito di realizzarci: è che l'abbiamo cercata nel posto sbagliato. In questo libro provo anche a ragionare con le mie bambine su parecchie bugie che ci hanno detto sulla liberazione sessuale, sul lavoro, sull'accoglienza alla vita. Bugie che ci hanno lasciate più sole e più tristi di prima. Ovviamente non possono mancare consigli fondamentali quali quelli sull'assoluta necessità di stendere dei punti luce sugli zigomi (c'è anche un patetico tentativo di dare una valenza spirituale alla stesura del primer prima del fondotinta).

È il tempo di tornare regine, di riprendere il nostro ruolo altissimo: noi siamo quelle che danno la vita, biologica e non. Noi siamo quelle che aiutano la vita quando è più debole. Noi siamo quelle che stabiliscono che timbro ha la vita di un'epoca, di un paese intero. Questo è il meglio della nostra vocazione, e da un certo punto della nostra storia abbiamo avuto un po' troppa fretta di dimenticarcene. Forse non ci siamo rese conto di quanto abbiamo perso noi, e di quanto rischiamo di far perdere a quelli che dipendono da noi, perché intorno a una donna realizzata e felice la vita fiorisce, mentre intorno a una donna che lascia il controllo alla pazza di casa la morte trionfa. Ecco, questo vorrei spiegare alle mie bambine, questo, soprattutto, ho imparato da tante donne veramente feconde – che siano madri o no – incontrate in tutta Italia (e ormai anche fuori), donne unite da una profonda sorellanza. Donne spesso silenziose agli occhi del mondo e unite da una compagnia lieta, forte, capace di alleanza e generosità, con cui incoraggiarsi le une con le altre quando il ballo dell'obbedienza si fa stanco, i piedi incespicano per la stanchezza, gli occhi si chiudono o si annebbiano dal pianto. Donne capaci, quando serve, anche di dirsi qualcosa di veramente scomodo.

https://costanzamiriano.com/2021/10/22/quando-eravamo-femmine/#comment-153356
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Il Conte di Lautréamont

Le donne hanno fatto entrare il veleno del marxismo nella loro vita. Sono diventate unità pratiche riproduttive, quando prestano in affitto il loro utero, unità pratiche produttive, quando si fanno sfruttare nei posti di lavoro, unità pratiche speculative, quando il matrimonio diventa un business, unità pratiche sessuali, quando si danno al meretricio, unità pratiche estorsive, quando fomentano false accuse di violenza sessuale e domestica per estorcere denaro agli uomini ( da notare che non esistono corrispettive maschili dal l'altro lato, visto che il mercato del lavoro sta espellendo sempre di più la manodopera maschile ). E' da una vita che Costanza Miriano denuncia tutto ciò, l'unico vero faro di luce per le donne in un'epoca ammalata di femminismo. Questa dottrina non ha liberato le donne, ma le ha rese schiave del capitale. Ha insegnato loro che il padrone è il loro marito, non certo chi detiene il potere politico ed economico e vuole sfruttarle a proprio vantaggio. E infatti anche lei se ne è accorta dell'infelicità delle donne di oggi. C'è chi sostiene che il femminsmo faccia bene alle donne nella stessa misura in cui il nazismo ha fatto bene ai tedeschi di razza ariana. Ancora una volta siamo di fronte alle mistificazioni storiche dei cretinisti funzionali di regime che si dimenticano di come il nazismo abbia lasciato una Germania distrutta dalla guerra. Così sarà per il femminismo, il quale, a forza di fomentare la guerra tra i due sessi, avrà come unico risultato quello di distruggere il campo delle relazioni tra uomo-donna che si concluderanno analogamente all'esperimento Universo 25 di John Calhoun, dove i topi finirono per ignorarsi anche quando la colonia era ritornata a livelli normali di popolamento, perchè era stata nel frattempo distrutta la loro capacità di socializzare.

Serenissimo

Il Conte di Lautrèamont

Citazionedove i topi finirono per ignorarsi anche quando la colonia era ritornata a livelli normali di popolamento, perchè era stata nel frattempo distrutta la loro capacità di socializzare.

Secondo me non sarà così per noi, perchè a differenza dei topi siamo animali sociali .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

CitazioneLe donne hanno fatto entrare il veleno del marxismo nella loro vita. Sono diventate unità pratiche riproduttive, quando prestano in affitto il loro utero, unità pratiche produttive, quando si fanno sfruttare nei posti di lavoro, unità pratiche speculative, quando il matrimonio diventa un business, unità pratiche sessuali, quando si danno al meretricio, unità pratiche estorsive, quando fomentano false accuse di violenza sessuale e domestica per estorcere denaro agli uomini ( da notare che non esistono corrispettive maschili dal l'altro lato, visto che il mercato del lavoro sta espellendo sempre di più la manodopera maschile ). E' da una vita che Costanza Miriano denuncia tutto ciò, l'unico vero faro di luce per le donne in un'epoca ammalata di femminismo. Questa dottrina non ha liberato le donne, ma le ha rese schiave del capitale. Ha insegnato loro che il padrone è il loro marito, non certo chi detiene il potere politico ed economico e vuole sfruttarle a proprio vantaggio. E infatti anche lei se ne è accorta dell'infelicità delle donne di oggi. C'è chi sostiene che il femminsmo faccia bene alle donne nella stessa misura in cui il nazismo ha fatto bene ai tedeschi di razza ariana. Ancora una volta siamo di fronte alle mistificazioni storiche dei cretinisti funzionali di regime che si dimenticano di come il nazismo abbia lasciato una Germania distrutta dalla guerra. Così sarà per il femminismo, il quale, a forza di fomentare la guerra tra i due sessi, avrà come unico risultato quello di distruggere il campo delle relazioni tra uomo-donna che si concluderanno analogamente all'esperimento Universo 25 di John Calhoun, dove i topi finirono per ignorarsi anche quando la colonia era ritornata a livelli normali di popolamento, perchè era stata nel frattempo distrutta la loro capacità di socializzare.
C'è chi sostiene che le donne oggi sono felici, non ha capito niente. Certo se ne approfittano, ma non sono state mai più nevrotiche di oggi
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Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Finnegan il 24 Ottobre 2021, 03:51:28 PM
C'è chi sostiene che le donne oggi sono felici, non ha capito niente. Certo se ne approfittano, ma non sono state mai più nevrotiche di oggi
Il grado di contentezza delle donne di oggi si può misurare con il feliciometro: basta contare il numero di cani e gatti presenti nella loro casa.

Finnegan

Moltiplicato per il numero di farmaci elevato al quadrato delle sedute dallo psicologo.
Per non menzionare l'uso dei social come droga ricreativa, fate caso a quante donne (in rapporto agli uomini) passeggiano incollate al cellulare digitando chissà quali messaggi anche quando sono in compagnia
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Anima Zen

Ce l'ho questo libro e l'ho letto proprio velocissimamente  :biggrin:  Davvero carino,dice molte verità in modo ironico (come fa sempre la Miriano).
E ha ragionissima:mai come adesso,le donne sono miserabili,sole,infelici,esauste e tutto perché vogliono (devono?) essere una (cattiva) imitazione dell'uomo,andando contro la propria natura.

Finnegan

#7
Anche perché non gli va bene nessuno (è pure pieno di vignette in giro) e non sono disposte a fare sacrifici. Il cane è più comodo, senza dubbio.
Non è roba che ho inventato io eh... vedi qui:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,3628.0.html
E qui:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,3219.0.html
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