Letture femministe: come prendere esempio dalle eroine TV

[Finnegan]

Le donne vivono in un mondo sempre più irreale e il loro immaginario è sempre più teleguidato dagli sceneggiatori di insulsi spettacoli:

Dall'introduzione:
Una serie TV può cambiare la percezione di intere nazioni su tematiche sociali, scientifiche, politiche, relazionali [poco ma sicuro], dando voce a persone che nella nostra società sono ancora invisibili, a cui non viene mai data la parola [in realtà fungendo da compensazione alle persone invisibili]. Il grande merito di Marina Pierri è la capacità di mettere insieme mondi che fanno fatica a parlarsi: quello del femminismo intersezionale e quello della psicologia del profondo. In Eroine, Marina Pierri prende il testimone da una vasta letteratura filosofica, cinematografica e psicologica, e compie un'operazione ancora inedita: pur parlando del potere delle storie, mette al centro proprio la potenza dei personaggi delle serie TV, mostrando il loro valore archetipico.Prefazione di Maura Gancitano

Buona lettura!

[Paol]

In sostanza, la celebrazione del propaganda ginocentrica e femminista di cui sono imbevute le serie TV ( e anche i film soprattutto americani e inglesi) da parecchio tempo ormai, tanto da renderle inguardabili. Ho sempre notato fra l'altro, che nei film americani le donne avevano sempre ragione, avevano l'ultima parola, etc. etc. Adesso poi sono arrivati ben oltre il tollerabile. Anche nella pubblicità. Anzi, perché non "fioriscono" anche con le eroine della pubblicità ?

[Finnegan]

perché non "fioriscono" anche con le eroine della pubblicità ?

E' quello il vero messaggio della pubblicità, non vendere cosmetici ed assorbenti

[Derry]

E' quello il vero messaggio della pubblicità, non vendere cosmetici ed assorbenti

Trovo molto istruttivo guardare la pubblicità televisiva astraendosi da quello che sembra il messaggio, "comprate questo o quello", osservando piuttosto tutto il "contorno", che è solo apparentemente secondario. Così si può notare ad esempio che la tizia che racconta dei suoi viaggi in paesi esotici viene mostrata mentre, di impulso,  mangia il cibo locale: grilli arrosto.
Poi ci sono le immancabili scenette con donna bianca e partner colorato, con donna e bambina, ma rigorosamente senza padre; raramente un uomo con un bambino; diffusissime anche le scenette nelle quali un uomo fa la figura dello stupido perchè non usa il prodotto giusto, ma il messaggio di fondo è che un uomo è un imbranato...
Insomma un lavaggio del cervello pianificato a tavolino e fatto goccia a goccia; se poi consideriamo che una delle caratteristiche della pubblicità è di essere ripetuta centinaia di volte, avremo un quadro generale di come certi particolari siano tutt'altro che insignificanti.

[Il Conte di Lautréamont]

La pubblicità ormai è orientata non più a propagandare il prodotto, ma quella che sarà la nuova normalità del futuro. Ho l'idea che tutti i pubblicisti siano artisti della comunicazione subliminale molto più pericolosi di un Oliviero Toscani, il quale almeno è palesemente schierato con le idee. Questi stanno sotto a sguazzare nel torbido.

[Finnegan]

Trovo molto istruttivo guardare la pubblicità televisiva astraendosi da quello che sembra il messaggio, "comprate questo o quello", osservando piuttosto tutto il "contorno", che è solo apparentemente secondario. Così si può notare ad esempio che la tizia che racconta dei suoi viaggi in paesi esotici viene mostrata mentre, di impulso,  mangia il cibo locale: grilli arrosto.
Poi ci sono le immancabili scenette con donna bianca e partner colorato, con donna e bambina, ma rigorosamente senza padre; raramente un uomo con un bambino; diffusissime anche le scenette nelle quali un uomo fa la figura dello stupido perchè non usa il prodotto giusto, ma il messaggio di fondo è che un uomo è un imbranato...
Insomma un lavaggio del cervello pianificato a tavolino e fatto goccia a goccia; se poi consideriamo che una delle caratteristiche della pubblicità è di essere ripetuta centinaia di volte, avremo un quadro generale di come certi particolari siano tutt'altro che insignificanti.

Il messaggio di fondo è: gli uomini sono non-persone, qualunque cosa gli facciate avrete completa impunità. Non è la prima volta nella Storia che si verificano questi scenari

La pubblicità ormai è orientata non più a propagandare il prodotto, ma quella che sarà la nuova normalità del futuro. Ho l'idea che tutti i pubblicisti siano artisti della comunicazione subliminale molto più pericolosi di un Oliviero Toscani, il quale almeno è palesemente schierato con le idee. Questi stanno sotto a sguazzare nel torbido.

Il prodotto è secondario, è dimostrato che la pubblicità è guardata molto di più da chi lo ha già acquistato. La funzione principale della pubblicità è di fornire un'identità agli spettatori, maschi e femmine, con tutte le logiche deduzioni che seguono sul modo in cui ritrae gli uomini

[Serenissimo]

La funzione principale della pubblicità è di fornire un'identità agli spettatori, maschi e femmine, con tutte le logiche deduzioni che seguono sul modo in cui ritrae gli uomini

Non ricordo chi lo scrisse nell'altro forum , ma la pubblicità ora è orientata verso il pubblico femminile e non maschile . Non a caso esalta lo shopping .

[Finnegan]

Il pubblico maschile è meno consumista (e non ha denaro) oppure è refrattario alla pubblicità.
Quello femminile è molto più passivo e ha bisogno che qualcuno gli dica che per essere al passo coi tempi deve spendere