Il bullismo è vampirismo sociale (articolo del Redpillatore)

Aperto da dotar-sojat, 27 Settembre 2023, 10:16:04 AM

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dotar-sojat

riporto un recente articolo del Redpillatore sul bullismo.
https://www.ilredpillatore.org/2023/09/il-bullismo-e-vampirismo-sociale.html

Quello del bullismo è un tema molto sentito all'interno dell'androsfera. Sono in molti a raccontare di aver subito bullismo a qualche livello nel corso della vita, con nette differenze tra Nord (dove il bullismo è prevalentemente verbale) e Sud (dove il bullismo è più radicato nella cultura e si manifesta anche in maniera fisica). Il bullismo è più comune tra gli uomini, i quali tendono più a un bullismo "diretto" di aggressioni fisiche e verbali, ma, sebbene meno eclatante, non è assente neppure tra le donne, che si bullizzano a vicenda in maniera più indiretta, a suon di diffamazioni.

Il bullismo nella nostra società è visto negativamente, poiché implica una prepotenza, un'ingiustizia o un approffittamento a discapito di qualcun altro. Ma se a parole è condannato, nei fatti è ampliamente tollerato sia dalle figure che dovrebbero vigilare, prevenire e punire gli episodi di bullismo (insegnanti, genitori e persino magistrati), sia dalla generalità delle persone, che nel bullo vedono comunque un vincente, uno che domina sugli altri.

Questo è del resto lo scopo del bullismo: acquisire status all'interno di un gruppo, a spese altrui. Qualcuno lo ha definito efficacemente "vampirismo sociale", aumentare il proprio prestigio succhiandolo da qualcun altro, come un vampiro succhia il sangue alle sue vittime. Gli uomini bullizzano altri uomini per dimostrare dominanza e per mettere in mostra la propria forza fisica. Le donne cercano di screditare le rivali, in genere dipingendole come delle zoccole.

E' chiaramente una strategia valida, perlomeno in certi ambienti e se fatta in certi modi. Se così non fosse, i responsabili la abbandonerebbero immediatamente. Se le donne iniziassero a emarginare i bulli, il bullismo cesserebbe all'istante. Le donne sono tanto brave a condannare il bullismo e le altre forme di violenza a suon di post nei social, quanto a rimanere omertose e sottilmente eccitate quando il maschio che desiderano dimostra la sua superiorità con la prepotenza.
Anzi, alcune donne, tendenzialmente quelle delle classi sociali più basse (nelle quali l'atavico bisogno di protezione si fa sentire di più), provano piacere nel mettere in competizione il proprio uomo (o zerbini vari) con altri e testare la sua capacità di esercitare la forza per tutelare i loro interessi. Tutti noi abbiamo bene in mente la pietosa scena dello zerbino Will Smith che prima ride di una battuta di Chris Rock sulla moglie e immediatamente dopo, accorgendosi che questa non ha gradito, si alza e sale sul palco per tirare un pugno al comico.


Il bullo è un violento, ma non tutti i violenti sono bulli. Il violento è uno che tende a gestire le sue questioni con la forza, senza guardare chi ha di fronte. E' un incivile per la società in cui viviamo, uno che cede ai suoi istinti, ma può avere un suo sistema di valori e in determinate situazioni meritare rispetto. Il bullo no, è una creatura senza onore. Il bullo è un vile e prima di attaccare si accerterà di essere più forte fisicamente (o psicologicamente) del bullizzato. Qualora non lo fosse, si accerterà di essere in superiorità numerica o di poter in qualche modo indebolire l'avversario paralizzandolo.

Esistono solo quattro modi di gestire un bullo:

1) Stargli alla larga. Può sembrare ovvio come consiglio. Escluse le circostanze in cui uno è costretto a condividere l'ambiente con il bullo (ad esempio a scuola), qualcuno troverà strano che uno si vada a cacciare in situazioni in cui può subire bullismo. In realtà è più comune di quanto si possa pensare. Molti ragazzi, pur di avere un po' di amicizia e contatto umano, frequentano persone tossiche che non li rispettano.

2) Essere più forte di lui. Costruirsi i muscoli, imparare le arti marziali dal Maestro Myiagi come in Karate Kid, avere una rete solida di amici. Avere un gruppo di amici o una rete di supporto solida può essere una difesa valida contro il bullismo. Come già detto, i bulli tendono a cercare individui isolati e vulnerabili, quindi avere un potenziale di forza e persone fidate intorno può dissuaderli.

3) Essergli utile. Far capire al bullo che avrà più vantaggi sociali dallo schierarsi con te che dall'inimicartisi ("Posso farti entrare alle feste più fighe"). Questo passaggio è un po' più difficoltoso proprio perché il bullismo si inserisce in quei contesti, tipicamente adolescenziali, dove non si ha una reale posizione sociale da far valere, e anzi è proprio la mancanza di un'identità e di uno status ben preciso che porta il bullismo a sostituirsi alla competizione economica e professionale che invece caratterizza gli adulti.

4) Prenderle. Prenderne di più subito per prenderne di meno in futuro. Molti ragazzi hanno un carattere mite e una scarsa propensione alla violenza, che li porta a subire pur di non prendere botte. Purtroppo questo ragionamento ha come effetto collaterale quello di generare un'escalation di bullismo ancora maggiore. Il bullo, nel vedere che il bullizzato non reagisce, si sente rinvigorito e incoraggato a continuare nel suo comportamento spingendosi sempre oltre. L'unica soluzione è spezzare subito la catena, con una forte risposta fisica. Anche se il bullo è fisicamente più forte e di certo dopo la vostra reazione vi picchierà, la volta successiva con ogni probabilità vi lascerà in pace perché non vi vede più come bersagli convenienti. A un bullo passa la voglia di mangiarsi la merendina se ha il naso che sanguina perché quello a cui l'ha sottratta gliel'ha tirata in faccia con un pugno. Inoltre le botte prese in modalità combattimento fanno meno male di quelle prese in modalità passiva, perché l'adrenalina agisce da anestetico. Mi rendo conto che questo consiglio può sembrare masochistico e non è per tutti, ma tante volte nella vita bisogna scegliere il male minore.

A nulla serve "negoziare" col bullo, come ad esempio molti pensano che dovrebbe fare l'Ucraina con Putin (bullo doc). Ogni dialogo con un bullo è impossibile se non si parte da una posizione di forza.
A nulla serve anche rivolgersi ai genitori del bullo, tanto se il figlio è un bullo lo è con ogni probabilità anche il padre.

Molti adulti del resto vedono il bullismo come un processo naturale e inevitabile, qualcosa che "forma il carattere". Il bullismo non forma nessun carattere, anzi spesso distrugge la psiche e crea soggetti come Elliot Rodger e quei due tizi che a fine degli anni '90 entrarono al liceo Columbine con gli UZI, perché a furia di essere chiamati froci e cosparsi di maionese dai fighetti della scuola erano andati fuori di testa.
Credo che il problema maggiore del bullismo non sia tanto il bullismo in sè, che col tempo si può (almeno parzialmente) metabolizzare , quanto la mancanza di gioie in grado di compensare il dolore dato da queste esperienze. La mancanza, insomma, di un equilibrio tra il bene ricevuto e il male ricevuto. Il bullismo purtroppo è devastante e lascia segni anche a distanza di anni proprio perché va a colpire la struttura psicologica precaria e traballante di chi ha già una vita miserabile. Cercare di avere, per quanto possibile, una vita piena e felice è sempre il miglior antidoto per tutto.
Spera nel meglio, aspettati il peggio

dotar-sojat

ricordo alle elementari i "saggi" consigli della maestra contro i bulli: "tu ignorali, vedrai che poi si stancano", e invece più li ignoravi (e non reagivi) più ti importunavano.
la scuola dice tanto ma poi interviene solo quando i bulli se la prendono con i professori.
Verissimi che i bulli traggono forza dai rinforzi delle ragazze, che invece di disapprovare il comportamento del bullo lo ammirano, e quindi questo si sente ancora più autorizzato ad ottenere riconoscenza e approvazione con la violenza verso i più deboli.
A scuola poi la vittima ha solo da perderci e il bullo da guadagnarci. Il primo se reagisce rischia di essere sospeso o, peggio, bocciato (se esagera), rimproverato o finire nei guai con famiglia, scuola o altro; il bullo o riceve approvazione da amici e ragazze, se venisse sospeso, bocciato o altro non gliene frega nulla; di solito la vittima va bene a scuola e ambisce a lavoro e università, il secondo non ambisce a nulla, al massimo a delinquere, per cui le punizioni a lui e alla famiglia non fanno un baffo.
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

#2
Prosegue il sottile viraggio al politicamente corretto del Redpillatore, con concessioni alla narrativa dominante su temi politici, ma anche con l'inevitabile sottinteso che i suoi lettori sono soggetti bullizzati e problematici.
Dall'opportunismo delle donne è passato convenientemente al bullismo, fenomeno quasi esclusivamente adolescenziale e scolastico (sul luogo di lavoro c'è il mobbing che è ben altra cosa).
Si ha la sgradevole impressione che qualcuna suggerisca al soggetto cosa dire e come, eventualmente per usare il noto argomento del pubblico disturbato degli spazi maschili.

L'articolo è poco serio e non affronta davvero il problema, i deboli rimedi suggeriti non fanno che accrescerlo.
Oltre a denunciare e coinvolgere altre persone (i bulli agiscono in branco), avanzo una modesta proposta (ma ce ne sarebbero altre): ingaggiare un buttafuori che accompagni il ragazzo a debita distanza, senza mostrare che lo conosce. Al primo sgarro dei bulli li suonerebbe come cornamuse
Sostienici con una donazione: www.coscienzamaschile.com/dona

Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

dotar-sojat

in effetti negli ultimi tempi ha cambiato un po' "linea editoriale", tanto che qualcuno su FB gli ha chiesto se per caso non gli avessero rubato l'account
Spera nel meglio, aspettati il peggio

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