Calo verticale della pratica della Messa. Per rimediare si indicono convegni

Aperto da Finnegan, 9 Novembre 2023, 02:28:45 AM

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Finnegan

La notizia è del Fatto: che non è un blog "cattolico" si vede dal numero dei commenti (ben 240 contro i 5 massimo 20 di altri, sempre gli stessi) perché non censura poveri cristiani che non fanno parte della "cricca".
L'articolo evidenzia seppure involontariamente il desolante paesaggio lasciato da una liturgia secolarizzata e politicizzata: l'ultima Messa moderna cui ho di recente assistito, conteneva non una, ma ben tre prediche di carattere politico infilate in ogni possibile pausa di preghiera. E non era delle peggiori, c'erano persino parti in gregoriano. Figurarsi le altre.
Ma il dato più allarmante sono i fedeli: sino a pochi anni fa in questa grande chiesa c'era gente di tutte le età, qualche giovane coppia (molto poche). Stavolta solo vecchi, lo zoccolo duro che dovendo pensare al destino eterno della propria anima (cosa lodevole che credo non tutti gli anziani facciano) non va tanto per il sottile e cristianamente sopporta.
Gli altri, giovani e meno giovani, fuggiti: Dal 2011 al 2023, i praticanti assidui fra i teenager sono passati dal 37 al 12 per cento nella fascia ricompresa tra i 14 e i 17 anni e dal 23 all'8 per cento nella fascia compresa tra i 18 e i 19 anni. La Chiesa postconciliare, moderna, adulta, è una chiesa di vecchi.

Come si risponde a questa fuga di fedeli? Con un convegno, in cui ci come sempre si "interroga" (come se la risposta non fosse davanti agli occhi di tutti) e si propone un rimedio che suona tanto astratto quanto quasi irriverente: "Ritrovare forza dall'Eucaristia".
L'Eucaristia profanata con la Comunione (pressoché obbligatoria) sulla mano?
Nascosta in tabernacoli introvabili neppure col GPS?
La Presenza Reale cui nessuno crede più (sondaggi), anche perché da decenni svilita dalla frase protestante (subito dopo che Cristo si è reso presente con la Consacrazione) "nell'attesa della Tua venuta?"
I fedeli scappano (o li cacciano) per cui qualcosa s'ha da fare per far vedere che non si resta indifferenti. E mentre l'orchestra suona il Titanic affonda, fuor di metafora anime si perdono perché è inutile prevedere l'esito nullo di questo convegno (per fortuna, altrimenti la situazione potrebbe peggiorare).
Tutto si può dire e fare tranne ciò che risolverebbe il problema: il ritorno alla Messa Antica, sempre piena di fedeli (chissà perché non si può dire neppure su blog cosiddetti conservatori, scatta il veto dall'alto e la censura).

Più lucido è il giornalista:
La prima è che la Chiesa si è fatta sempre più attenta alle questioni sociali più gettonate dell'attualità e sempre meno alle faccende "ultime", a-temporali, della vita e della morte; in ispecie, della vita dopo la morte. È come se il papa, i vescovi e i preti avessero (in larga misura) dimenticato la loro missione-vocazione principe: quella di indicare ai fedeli il traguardo della salvezza non solo in "questo" mondo (da una malattia o da una crisi climatica), ma anche nel "mondo" che verrà (dalla dannazione eterna o anche soltanto dell'annichilimento esistenziale). Siamo di fronte a una sorta di amnesia del Vangelo inteso come "buona novella", che è prima di tutto un messaggio di salvazione veicolato dalla "resurrezione" dai morti del Dio-uomo fatto carne. Questa è la speranza di cui i cristiani non sentono (quasi) più parlare né dai pulpiti delle loro parrocchie né dalla balconata di San Pietro.

E poi c'è il secondo aspetto, strettamente connesso al primo, che ha a che fare con la celebrazione della "eucaristia", cioè con la messa. Chi ancora vi partecipa potrà confermarlo: le messe odierne sono state trasformate in un rito noioso, verboso e stucchevole. Un rito composto di tralatizie formule meccanicamente ripetute e di sgradevoli "contributi" extra. Le (non di rado) patetiche canzonette che vi si strimpellano e le improbabili "simbologie" che vi si praticano (inventate e proposte, di volta in volta, da qualche laico zelante) sono una parte non secondaria del problema. Le messe attuali hanno perso quasi completamente l'alone "misterico" e fascinoso, l'afflato "iniziatico", la dimensione "incomprensibile" da cui ogni culto dovrebbe essere innervato per non ridursi a una corografia umana, troppo umana. Il rito antico della messa cattolica (il vetus ordo) poteva vantare forse ciò che questo ha perduto. E il nuovo rito, introdotto dopo il Concilio Vaticano II, ha avuto solo il merito di accompagnare il gregge dei fedeli (o quantomeno la stragrande maggioranza di essi) fuori dai "recinti" delle chiese, magari per cercare altrove ciò che dentro più non si trovava.

Possiamo stare certi che le parole del giornalista non riecheggeranno nell'aula del convegno

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/10/29/ritrovare-forza-dalleucaristia-un-convegno-di-diocesi-per-fermare-lemorragia-di-fedeli/7335402/
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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

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