La Chiesa inquinata dalla fenomenologia

Aperto da Finnegan, 23 Gennaio 2024, 11:19:34 PM

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Finnegan

Prima che anche questo intervento sul noto blog venga censurato, lo riporto qui riveduto e corretto. Inutile dire a chi non vuol capire, che questo post riguarda la fenomenologia che qualcuno ancor oggi vuole sostituire al tomismo, e non intende formulare alcun giudizio sulla santità della Stein.

La canonizzazione di Edith Stein di fatto sdogana la sostituzione del tomismo con la fenomenologia nella teologia cattolica. Come cercò appunto di fare Edith, anche se pensava a una (impossibile) sintesi.
Senza dare alcun giudizio sulla conversione della Stein, ce ne furono parecchie tra gli allievi di Husserl, la cui dottrina comunicava un ambiguo misticismo, come rilevò il prof. Eric McLuhan.
L'infiltrazione della fenomenologia in ambito teologico non si è fermata con la Stein, ma prosegue ancora oggi con convegni e pubblicazioni varie.
Ma vediamo di dare un'idea sintetica del pericolo che comporta la fenomenologia per la religione cattolica.

1. Secondo Marshall McLuhan, la tecnologia elettrica/elettronica ha un effetto ipnotico sulla gente, creando un facsimile diabolico del Corpo Mistico di Cristo (intervista del 1969). McLuhan affermò esplicitamente che Satana "è un grande ingegnere elettronico". Questa frase spalanca abissi di domande, basti pensare alla diabolica "mistica" del globalismo, potenziata dalla rete globale che è (cit. McLuhan) "un'estensione del sistema nervoso centrale".
2. La fenomenologia, con la sua teoria del "disvelamento", è il cavallo di troia per insinuare nella Chiesa questo spirito luciferino e disumanizzante. Scrive il figlio Eric McLuhan in un testo sparito dagli scaffali:

Heidegger sembra ribadire che la realtà si rivelerà quando ogni atto, attraverso lo sfondo della tecnologia elettrica, sarà stato cancellato o relegato nell'ambito delle potenzialità: ciò che dà inizio a quel processo costituisce l'«ambito della libertà». Vale a dire, la libertà dai vincoli materiali è raggiungibile quando, tramite la mimesi, ci sottomettiamo alla tecnologia elettrica. «Se ci apriamo autenticamente all'essenza della tecnica, ci troviamo insperatamente richiamati da un appello liberatore». (Op. cit., p. 26).
Questa docile introiezione della tecnologia moderna abbisogna di un accantonamento assoluto dell'identità individuale o dei valori puramente umanistici: la robotizzazione.

E nella introvabile corrispondenza privata, Marshall scrive:

Il Vaticano II è stato tutta una fioritura di individualismo liberale e una specie di immolazione dell'individuo nella nuova totale immersione nella partecipazione, resa possibile dalla sensazione televisiva del viaggio interiore. Nel momento in cui a gente diviene coinvolta nel profondo, essa perde la propria identità privata e il proprio orientamento. Se la Riforma ha significato l'eliminazione delle gerarchie acustiche e musicali a favore del punto di vista visivo e privato, il Vaticano II è stato il seppellimento di questo individualismo nella palude, che si era appena creata, del solidarismo elettronico e del coinvolgimento totale, come in un film porno in cui si finisce per esser tutti quanti d'un pelo e d'una buccia.
Nell'attesa che la Chiesa faccia (un lontano giorno) chiarezza, lascio al lettore formulare le sue ipotesi
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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

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