Past Lives (storia di una sbroccata coreana)

[disappearingboy]

Ebbene sì! non pago di essermi rovinato la serata con Povere Creature! film nazi-femminista di cui parlai giorni fa, l'ho rifatto. Ho accompagnato il classico "intellettuale appassionato di cinema" a vedere "Past Lives", candidato addirittura agli oscar. Quest'ultima caratteristica è a quanto pare garanzia di bestemmie, per una persona come me, non impregnata di mentalità moderna. Un incubo.

Ho visto vari film coreani, alcuni anche molto belli, ma ho scoperto questa curiosa categoria che riassumerei in "pazze coreane emigrate in america, a tutti gli effetti americane, che fanno la morale ai veri coreani, mostrando la propria modernità".

In verità è una storia da Wattpad anche questa (quel sito in cui le donne in piena crisi ormonale scrivono storie in cui le protagoniste sono sempre corteggiate da 200 uomini, nonostante siano brutte, e tutta la narrativa ruota intorno ai loro capricci). Una roba che qualche anno fa non sarebbe stata neanche prodotta.
Ormai però immagino che i produttori appena leggono la parola "emancipazione" nel copione, vedano una potenziale cascata di soldi nelle loro tasche.

Ma iniziamo.
La storia è davvero banale.
C'è questa tizia, non bella, non brillante, non interessante, che dopo aver salutato il suo fidanzatino in corea, a 12 anni è costretta a partire. Arriva in america e diventa la classica scrittrice che non fa un cavolo tutto il giorno, veste in modo assurdo e parla solo di libri. Quando ha tipo 24 anni, il tizio coreano (che nel frattempo è ovviamente diventato una sorta di modello, palestrato, un "manzo coreano" insomma), comincia a cercarla.. Fanno chiamate skype continue, tra New York e Seul, a una certa lei lo pianta in asso, perché le donne possono sempre pisciarti, e gli dice.. ci sentiremo, ora mi voglio concentrare sulla mia vita.

Subito dopo conosce un maschio etero bianco morto di figa. Lui le dice qualcosa del tipo "mi piace quello che scrivi", "mi piacciono i libri che leggi". E finiscono a chiavare. Dopo la scopata si sposano, lui da quanto sembra la mantiene pure, vivono insieme.  Ovviamente lui meno bello, meno ricco del manzo coreano.
A un certo punto dopo svariati anni il manzo coreano decide di andare a new york, col preciso intento di incontrare la fidanzatina di infanzia. Lei lo comunica al marito, il quale ovviamente da zerbino quale è le dice "vai, certo!!! vai, esci col coreano! fate un bel giro!" con la morte dentro. Ma avrebbe mai potuto impedirle questa libertà di potenzialmente cornificarlo con un asiatico che in fondo non ha mai visto da quando ha 12 anni?
Così cominciano le vere scene romantiche, sto coreano viene portato in tutti i luoghi più romantici di new york dalla sua ex fidanzatina, mentre il marito è a lavoro. Sguardi intensi, dialoghi da prima elementare, risate isteriche, versi vari. Non si dicono nulla. Il nulla, il vuoto pneumatico.
Ma questa cosa colpisce a tal punto la stronza protagonista che decide di affermare ancor più la sua libertà anti patriarcale. E quindi si accerta che il marito stia il più male possibile per questa storia: invita sto manzo a cena a casa del marito.
Da qui la scena chiave, di una violenza inaudita: vanno a un ristorante, poi a un bar a bere. Lei, lui e il coreano.
Lei dopo due frasi con il marito lo ignora completamente, si gira verso il coreano e cominciano a parlare in coreano, mangiandosi letteralmente con gli occhi, senza che il marito possa neanche capire cosa si stiano dicendo. Si dicono una serie di banalità. Il marito viene ignorato per ore e beve, allo stesso bancone dove sono loro DA SOLO. Dopo questo intensissimo dialoghi fatto essenzialmente di versi e sorrisi, il marito è pezzi.. Ma giustamente deve pagare il conto a tutti.  (è stato bello come in sala ci fossero forse anche delle persone normali, e quando dopo questa lunghissima scena patetica, si vede il marito che devastato prende la carta di credito e paga, molti siano scoppiati a ridere del tipo "pureee questooo"). Ma la maggior parte delle persone era estasiata.
Insomma, marito accetta che tu veda un bonazzo con cui palesemente flirti, tu glielo porti a cena, lui paga cena e alcolici per vedervi flirtare tutto il tempo. Ed è giusto così. bello. poetico. figo.
Per voler ancora girare il coltello nella piaga c'è una lunga e inutile scena finale in cui lei accompagna il coreano al suo uber. Sullo sfondo sempre il marito devastato seduto su delle scale.
Si guardano intensamente mentre aspettano l'Uber. A pochi centimentri. Sembra si stiano per baciare. Poi lui se ne va, dandole un fortissimo abbraccio.
Lei commossa e arrapata torna dal marito e scoppia in un pianto dirotto e gli chiede di abbracciarla, quasi scocciata che lui non l'abbia fatto. Lo zerbino esegue e lei si crogiola nel dolore di una possibile relazione  impossibile con un coreano che manco conosceva.
Insomma. assurdo.
Se invece di 1h e 30 di film avessero semplicemente scritto un titolo iniziale del tipo :
"Ehi uomini etero bianchi privilegiati, noi donne scopiamo con chi vogliamo, facciamo quello che vogliamo e sai cosa? Siete pure peggio dei coreani. Quindi abbozzate e anzi, dovreste appoggiare le nostre follie perche non valete nulla (come il protagonista di questo film).
D'altronde era circa la stessa trama di Povere Creature.
Beh.. Credo che forse non andrò più al cinema.

[Il Conte di Lautréamont]

Definire osceno questo film è un eufemismo. Eppure da quelle parti succedono "cose dell'altro mondo". Se i registi sono a corto di idee potrebbero sempre fare un bel docufilm sulla presidenta lesbica, figlia di dittatore anni '60 che governava rubando i soldi assieme alla sua amante sciamana. 

[Finnegan]

Credo che forse non andrò più al cinema.

Buona idea. Sono sorpreso che ci fosse ancora un pubblico

Se i registi sono a corto di idee potrebbero sempre fare un bel docufilm sulla presidenta lesbica, figlia di dittatore anni '60 che governava rubando i soldi assieme alla sua amante sciamana.

Questo sistemerebbe la cosa