Sull'etica

Aperto da Serenissimo, 9 Luglio 2018, 09:08:50 PM

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Serenissimo



La Società fa pressione su ognuno, soprattutto se di sesso maschile, a concepire la vita come una "battaglia", e quindi ad essere "forti", a "dover combattere", e di conseguenza a screditare la debolezza (se maschile). E' innegabile che nella vita esistano tante difficoltà e ostacoli da cui è bene saper uscire, ma nello stesso tempo bisogna anche opporsi a questa visione così rude e brutale della vita e della società, quasi da logica della Giungla. Come abbiamo già visto nelle riflessioni precedenti, sebbene anche la natura umana abbia alcune caratteristiche inique e "matrigne" proprie della Natura in generale, è anche e SOPRATTUTTO intrinsecamente dotata di Etica, la quale se manifestata mediante apposite interazioni umane e sociali (interpersonali o collettive o statali, a seconda dei casi in questione) è in grado di contrastare certe primordiali dinamiche e logiche da giungla, al fine di appagare i bisogni umani (non solo materiali ma anche interiori) dell'individuo umano e di rendere le relazioni e dinamiche umane e sociali più eque, armoniose e umane.

Purtroppo ciò non accade, a causa di tante e diverse culture tossiche che si susseguono sin da quando è iniziata l'umanità. E così si insegna alle persone, soprattutto di sesso maschile, che alcuni di quei bisogni di cui l'essere umano ha bisogno, "non sono diritti" e quindi bisogna "meritarseli". In forza di questa logica vengono disprezzate o svalutate quelle manifestazioni umane prodotte dall'Etica - e che invece dovrebbero essere Doveri Etici - quali l'umanità, la sensibilità, la compassione e la carità, nel senso che vengono considerate giuste solo se circoscritte al mero campo "umanitario" (per esempio, per un servizio di aiuto per le vittime della fame, della guerra, ecc), e quindi vengono escluse da ogni altro aspetto della vita e della società, da quello a livello interpersonale (relazioni sentimentali, affettive, sessuali, ecc) a quello sociale, da quello lavorativo a quello giudiziario penale, e così via. Di qui lo squilibrio, nella società, in chi nella vita ha tutto o molto e chi ha poco o nulla. Squilibrio, questo, che la Società - del tutto priva di cultura Etica - giustifica e considera normale e ineluttabile.

Al contrario, una cultura Etica normalizzata nella Società, e applicata in tutti i campi e fasi della vita e della società, diminuirebbe di molto questo squilibrio. Diciamo diminuirebbe e non annullerebbe, in quanto bisogna tenere conto della differenza che esiste tra "reale" e "ideale" (irraggiungibile), e quindi non c'è nessuna pretesa di rendere perfetta la situazione. Ma "reale" non vuol dire nemmeno l'opposto di "ideale", quindi bisogna fare in modo che il campo "reale" si avvicini quanto più possibile al campo "ideale", pur ovviamente senza raggiungerlo. L'Etica è la sola ed unica soluzione.
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

Citazione di: Serenissimo il  9 Luglio 2018, 09:08:50 PM
Ma "reale" non vuol dire nemmeno l'opposto di "ideale"
Già!
Se gli uomini non meritano considerazione e compassione come (in ordine di importanza sociale) migranti, donne, animali, vuol dire che sono considerati un gradino sotto gli animali, ossia come oggetti.
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Julius

La sola felicità, però, è nella lotta.

La lotta è un gioco fra amici. L'ingiustizia e la mancanza di Etica sono un'altra cosa.

Quando le persone lottano insieme per una vita migliore, o competono fra di loro per migliorarsi a vicenda, è una cosa. Quando la competizione è finalizzata ad eliminare l'altro la questione è diversa.

Non voglio fare proselitismi politici quindi mi fermo qui.
Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.

Finnegan

#3
Ci sono modi diversi di intendere la lotta, ma anche S. Agostino diceva vita militia est. :smile_001:
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Julius

#4
Citazione di: Finnegan il 10 Luglio 2018, 11:10:05 AM
Ci sono modi diversi di intendere la lotta, ma anche S. Agostino diceva vita militia est. :smile_001:

:good: S. Agostino era un grande uomo (oltre ad essere un genio).
Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.

Serenissimo



ATTENZIONE: COSA SONO I DIRITTI?
L'essere umano è caratterizzato da Bisogni umani assolutamente importanti e necessari per il suo vivere in modo sano e armonioso. I Bisogni Umani li possiamo dividere in 3 categorie:

1) Bisogni biologici: nutrizione e salute. Sono bisogni assolutamente indispensabili per la sopravvivenza biologica.

2) Bisogni materiali: reddito, casa, tutele sociali ed economiche. Non sono direttamente indispensabili ma indirettamente lo sono in quanto senza soldi, senza tutele e senza una casa dove vivere, non si può vivere o comunque è estremamente difficile sopravvivere.

3) Bisogni interiori: affettività, amore, sesso, ecc. Non sono direttamente indispensabili ma senza di essi, l'essere umano vive un atroce tormento e con conseguenti contraccolpi per la sua salute (mentale ed organica), in quanto sono fattori estremamente importanti nel quadro dell'equilibrio interiore dell'essere umano. Sarebbe come lasciare un motore e radiatore senza olio e acqua: si brucerebbe.

Dal punto di vista Etico, i diritti sono associati ai Bisogni umani. Dunque l'appagamento di un Bisogno umano è un Diritto (sia chiaro, bisogno umano non è un mero "desiderio"). Lo Stato e la Società riconoscono come diritti solo (in parte) quelli appartenenti alla categoria 1, mentre riconosce solo in minima (molto minima) parte quelli della categoria 2, e per nulla quelli della categoria 3.

Ma il concetto di Diritto ha una dimensione e connotazione Etica per definizione, dunque anche se un diritto per legge non è riconosciuto, non per questo cessa di essere un diritto, in quanto l'Etica travalica l'aspetto meramente legale.

L'equivoco di fondo sta nel fatto che la gente, in quanto profondamente diseducata dal punto di vista etico, ha una visione legalista (stile farisaico) e individualista del diritto , dunque non riesce a concepire come "diritto" ciò che non sia previsto per legge e ciò che non vada in direzione individualistica ( "io posso fare quello che voglio, l'importante è non violare la legge").
Insomma, si confondono i Diritti con i "diritti" legali, cioè quelli previsti dalla legge. Ma la legge essendo fatta da persone, con i loro limiti e influenze ideologiche sbagliate, è soggetta ad errori e mancanze. Questo vuol dire che la Legge non solo non riconosce molti diritti, ma addirittura, non sempre quelli che riconosce sono diritti (per esempio alcune leggi inique che permettono azioni errate dal punto di vista etico). Dunque i Diritti vanno necessariamente inquadrati e letti nell' Etica, la quale è oggettiva ed unica.

L'Etica fa in modo, attraverso il Dovere Etico (da non confondere con il "dovere" sociale) - il quale può essere esercitato individualmente o collettivamente - che lo Stato, la collettività o il singolo, a seconda dei casi, si sentano eticamente "spinti" e "sollecitati" a fare in modo che questo o quell'individuo possa usufruire - nei limiti del possibile - di tali diritti (materiali e interiori). Infatti abbiamo già spiegato, precedentemente, che Il Dovere Etico invece si basa sul principio per cui la libertà individuale e quindi ogni interazione verso un' altra persona, a prescindere dal tipo di interazione in questione (interpersonale, relazionale, sessuale, lavorativa, ecc), deve essere subordinata al senso di altruismo, empatia umana, compassione, pietà, carità.
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Finnegan

#6
L'idea che per agire bene basta non violare la legge si chiama positivismo. Non è la legge a stabilire i principi ma viceversa.
La legge non è in grado di imporre i valori di cui al punto 3. Ma può creare un terreno favorevole o almeno impedire che la società degeneri.

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Julius

Citazione di: Serenissimo il 13 Luglio 2018, 07:24:54 PM


ATTENZIONE: COSA SONO I DIRITTI?
L'essere umano è caratterizzato da Bisogni umani assolutamente importanti e necessari per il suo vivere in modo sano e armonioso. I Bisogni Umani li possiamo dividere in 3 categorie:

1) Bisogni biologici: nutrizione e salute. Sono bisogni assolutamente indispensabili per la sopravvivenza biologica.

2) Bisogni materiali: reddito, casa, tutele sociali ed economiche. Non sono direttamente indispensabili ma indirettamente lo sono in quanto senza soldi, senza tutele e senza una casa dove vivere, non si può vivere o comunque è estremamente difficile sopravvivere.

3) Bisogni interiori: affettività, amore, sesso, ecc. Non sono direttamente indispensabili ma senza di essi, l'essere umano vive un atroce tormento e con conseguenti contraccolpi per la sua salute (mentale ed organica), in quanto sono fattori estremamente importanti nel quadro dell'equilibrio interiore dell'essere umano. Sarebbe come lasciare un motore e radiatore senza olio e acqua: si brucerebbe.

Dal punto di vista Etico, i diritti sono associati ai Bisogni umani. Dunque l'appagamento di un Bisogno umano è un Diritto (sia chiaro, bisogno umano non è un mero "desiderio"). Lo Stato e la Società riconoscono come diritti solo (in parte) quelli appartenenti alla categoria 1, mentre riconosce solo in minima (molto minima) parte quelli della categoria 2, e per nulla quelli della categoria 3.

Ma il concetto di Diritto ha una dimensione e connotazione Etica per definizione, dunque anche se un diritto per legge non è riconosciuto, non per questo cessa di essere un diritto, in quanto l'Etica travalica l'aspetto meramente legale.

L'equivoco di fondo sta nel fatto che la gente, in quanto profondamente diseducata dal punto di vista etico, ha una visione legalista (stile farisaico) e individualista del diritto , dunque non riesce a concepire come "diritto" ciò che non sia previsto per legge e ciò che non vada in direzione individualistica ( "io posso fare quello che voglio, l'importante è non violare la legge").
Insomma, si confondono i Diritti con i "diritti" legali, cioè quelli previsti dalla legge. Ma la legge essendo fatta da persone, con i loro limiti e influenze ideologiche sbagliate, è soggetta ad errori e mancanze. Questo vuol dire che la Legge non solo non riconosce molti diritti, ma addirittura, non sempre quelli che riconosce sono diritti (per esempio alcune leggi inique che permettono azioni errate dal punto di vista etico). Dunque i Diritti vanno necessariamente inquadrati e letti nell' Etica, la quale è oggettiva ed unica.

L'Etica fa in modo, attraverso il Dovere Etico (da non confondere con il "dovere" sociale) - il quale può essere esercitato individualmente o collettivamente - che lo Stato, la collettività o il singolo, a seconda dei casi, si sentano eticamente "spinti" e "sollecitati" a fare in modo che questo o quell'individuo possa usufruire - nei limiti del possibile - di tali diritti (materiali e interiori). Infatti abbiamo già spiegato, precedentemente, che Il Dovere Etico invece si basa sul principio per cui la libertà individuale e quindi ogni interazione verso un' altra persona, a prescindere dal tipo di interazione in questione (interpersonale, relazionale, sessuale, lavorativa, ecc), deve essere subordinata al senso di altruismo, empatia umana, compassione, pietà, carità.

:clap: :clapping:

Dovrebbe essere ovvio, ma è bene ribadire l'ovvio.

Citazione di: Finnegan il 14 Luglio 2018, 01:43:55 AM
L'idea che per agire bene basta non violare la legge si chiama positivismo. Non è la legge a stabilire i principi ma viceversa.
La legge non è in grado di imporre i valori di cui al punto 3. Ma può creare un terreno favorevole o almeno impedire che la società degeneri.

Fra legalità e legittimità ci dev'essere un equilibrio circolare. La legge deve fondarsi su ciò che è legittimo e ciò che è legittimo deve potersi esprimere in legge. Se la bilancia pende solo da una parte viene fuori il partigiano.

Personalmente ritengo che il diritto romano tradizionale sia stato e sia tutt'oggi il massimo garante dell'etica.
Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.

Finnegan

Il diritto romano è uno degli elementi costitutivi della civiltà: non solo occidentale, della civiltà tout court.
Quando si crea un divario tra legalità e legittimità, in un primo momento emergono partiti populisti. Se questi ultimi vengono repressi, il Paese piomba nell'inefficienza e nel caos.
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Julius

Citazione di: Finnegan il 14 Luglio 2018, 07:30:34 AM
Il diritto romano è uno degli elementi costitutivi della civiltà: non solo occidentale, della civiltà tout court.
Quando si crea un divario tra legalità e legittimità, in un primo momento emergono partiti populisti. Se questi ultimi vengono repressi, il Paese piomba nell'inefficienza e nel caos.

La legalità repressiva ed illegittima dei dem ha fatto il suo tempo. Continueranno a tentare la repressione, ma questo alimenterà sempre più la ribellione dei popoli. Alla fine, la legalità legittima trionferà.
Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai.

Serenissimo



Non è possibile affrontare la questione dei diritti maschili con un approccio "naturistico", ci vuole per forza l'approccio Etico. Questo perchè:

-- La Natura è iniqua e fa sì che ci sia chi nella vita ha tutto o molto e chi ha poco o nulla. L' Etica è equa e fa sì che tutti , chi più chi meno a seconda di tante circostanze, possano avere ciò di cui hanno bisogno, interiormente e materialmente.
-- La Natura è rude e spietata. L'Etica è dolce, amorevole, caritatevole e compassionevole.
-- La Natura, esattamente come la Morale, è inflessibile e non ti viene incontro se non riesci ad andare avanti. L'Etica è flessibile, sa chiudere un occhio quando occorre (anche a costo di aggirare certi "vincoli", alla faccia degli "onestisti" e moralisti), e ti viene incontro se sei in difficoltà permettendoti di avere ciò che ti manca.
-- La Natura è selettiva e inquadra gli esseri umani in base alla loro utilità (esattamente come la Morale) e alla loro capacità. L'Etica non è selettiva, è inclusiva e aiuta gli esseri umani non in base alla loro utilità ma ai loro bisogni.

Ovviamente la Natura non è solo questo, in quanto ha anche aspetti splendidi e irrinunciabili.L'Etica stessa, infatti, è intrinseca alla Natura Umana. Dunque il fine dell'Etica non è quello di contrastare tutta la Natura in sè ma solo quei suoi aspetti non compatibili con l' equità, carità e compassione senza i quali l'umanità degrada, come purtroppo da sempre avviene.
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Serenissimo

Noto che in altri lidi si mette sempre in evidenza la natura. Natura maschile , femminile. Bene, chi legge questo non potrà più considerare incolpevolmente un approccio alla QM puramente "naturistico" .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

Se vogliamo la legge della giungla, già ci siamo ma i diritti maschili ancora segnano il passo.
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