Le asserzioni false e demagogiche di Stalker Sarai Tu

Aperto da Finnegan, 27 Marzo 2020, 05:51:10 PM

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Finnegan

Prima di continuare è bene chiarire subito che questo non è un "attacco" a chicchessia, ma la legittima critica, aperta al confronto, di una linea di pensiero falsa e demagogica.
Non voglio ancora pensare che queste assurde uscite (che fanno presa su un pubblico poco esigente umanamente e culturalmente) siano finalizzate a provocare reazioni, per poi dire che attacco attivisti maschili.
Nell'articolo di oggi su Stalker Sarai Tu, Santiago Gasco Altaba conferma opinioni espresse più volte, per cui tutta la storia passata (ma soprattutto cristiana) non sarebbe che un incubo matriarcale, dalle nozze di Cana alle donne del Medioevo la cui vita, secondo lui, valeva quella di 35 uomini.
Invece, sempre secondo lui, gli LGBT la cui ideologia sta distruggendo QUI ED ORA con leggi internazionali lo stesso diritto ad esistere come maschi, sono solo povere vittime discriminate che non fanno male a nessuno. In realtà:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1002.0.html
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1544.0.html

Santiago distoglie l'attenzione dal tragico presente scaricando le frustrazioni maschili su falsi bersagli collocati nel passato.

Il post di Santiago conferma il monolitico indirizzo ideologico di chi ruota attorno a Stalker Sarai Tu:
- Il nostro grande passato che, a differenza del presente, ci ha trasmesso civiltà, ingegno ed arte è fuffa matriarcale di cui sbarazzarci (basta sotituire "patriarcale" a "matriarcale"  e otteniamo un pusto di vista identico a quello delle peggiori femministe)
- Negazione o minimizzazione del problema rappresentato dall'ideologia degli LGBT, se non addirittura sostegno alla loro agenda politica antimaschile
- Equiparazione di unioni contro natura alla famiglia naturale, con scontata futura devastazione delle giovani generazioni
- Ricerca di appoggi e legittimazione dal mondo femminista e/o LGBT.

Veniamo ora alle false asserzioni di Santiago:

[Nella religione] all'uomo è vietato anche il suo desiderio, la sua brama di essere maschio, colpevolizzato nel pensiero, nella sua natura. Il nono comandamento è esplicito solo per l'uomo: "non desiderare la donna d'altri". La critica femminista lo fa diventare il suo cavallo di battaglia, la pornografia diventa bersaglio dei suoi attacchi, e non viene risparmiato il modo che hanno gli uomini di guardare le donne, per strada, nelle immagini o nei media.

Santiago arriva a far risalire il femminismo addirittura a Mosè e pretende che sia sana espressione di libidine desiderare la donna D'ALTRI. Se qualcuno ci provasse con la vostra donna, cosa fareste?
Dove sta scritto che la religione proibisce il desiderio e la natura maschile?
Chi sta cancellando a suon di leggi contro natura e operazioni culturali (es. Sanremo) la natura maschile? La "religione" o qualcun altro?


In un'epoca di astinenza forzata è facile fare demagogia con argomenti sotto la cintura, vendendo l'illusione che solo una religione oggi inesistente tra donne rotte a tutte le esperienze, ci separi da un fantomatico paradiso di cuccagna con femmine a volontà per tutti.

La religione è stata per secoli il motore della nostra civiltà, della coesione sociale e di relazioni ben più equilibrate tra i sessi.
Chi pensasse che gli uomini possano migliorare la loro condizione in una società iperconsumista e femminea fondata sulle pulsioni elementari, o anche solo che una tale società possa durare, commette un incalcolabile errore. Di cui si accorgerà quando uomini che hanno rinunciato a essere artefici e difensori della loro cultura per diventare femminilizzati consumatori di sesso, saranno rimpiazzati da popoli con le palle, che la religione ce l'hanno.

Prosegue Santiago:
Eppure femministe e religiosi si sono trovati su questo fronte compagni in un'alleanza inaspettata all'ora di stigmatizzare l'abitudine maschile di fantasticare sul sesso."

Eppure Santiago e femministe si sono trovati su questo fronte compagni in un'alleanza inaspettata all'ora di stigmatizzare la religione e il passato (patriarcale o matriarcale che fosse) in cui gli uomini facevano sesso molto di più e considerare lo squallido presente di porno e "fantasie" un progresso rispetto alle epoche precedenti.

E ora alcune domande a chi è ancora capace di dare una risposta:
- L'uomo MEDIO del passato faceva o no più sesso rispetto ad oggi?
- Rischiava più o meno a stare con una donna rispetto ad oggi?
- Il porno e le fantasie che rimpiazzano il sesso VERO oggi sono un "progresso"?
- A prescindere da qualsiasi questione di morale, porno e fantasie, nobilitano o degradano l'uomo? Aumentano la sua autostima, migliorano la sua capacità di trovarsi donne vere? Le dipendenze rendono l'uomo libero?
- Un uomo è più uomo se è padrone delle sue pulsioni, diventando LIBERO dai favori delle donne, o se è ossessionato dal sesso al punto da farne l'elemento principale del movimento maschile?

Santiago ha scritto che il "sesso coercitivo" (tradotto lo stupro) è normale espressione sessuale maschile. Questo favorisce o nuoce al movimento maschile?
Ha scritto che qualsiasi "moralizzazione" del sesso è SOLO uno svantaggio per l'uomo. Ora che il sesso è deregolato, gli uomini IN MEDIA lo praticano di più o di meno?

Sono domande che non richiedono grandi sforzi per rispondervi. Ma la più importante è:

Cosa vogliamo essere noi uomini e che tipo di società vogliamo costruire?
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Serenissimo

Santiago farebbe bene a leggere questo articolo di Icarus :

http://ilvolodidedalo.blogspot.com/2014/07/questione-maschile-questione-etica.html

Detto ciò, mi soffermo solo su una domanda che pare non sia stata capita da molti QMmisti :

Citazione- L'uomo MEDIO del passato faceva o no più sesso rispetto ad oggi?

Assolutamente di più nel passato , basta leggere questo articolo per capirlo, e per dedurre che la morale sessuale era equa per tutti, contrariamente a quanto dice Santiago . Per favore, Santiago, non negare le basi .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

Assolutamente d'accordo. Spero che Santiago la prenda come una critica costruttiva e che modifichi una linea di pensiero che contrasta con la palese realtà e nuoce agli uomini e ai movimenti maschili (con le storie sul "sesso coercitivo").
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Finnegan

#3
Risposta di Santiago:

Ciao Vico, senza acredine, ma tu di mestiere cosa fai, il polemologo?

1) Le mie opinioni sono le mie opinioni. Io non parlo a nome di Stalker sarai tu né Stalker sarai tu parla a mio nome.
2) Nella Storia dell'umanità le religioni sono state colpevole di numerosi crimini ma hanno contribuito anche a far progredire in maniera positiva l'umanità (per fare un semplice esempio, l'eliminazione dell'infanticidio da parte del cristianesimo nella società romana). Se dovessi fare un bilancio, il mio personale bilancio sarebbe positivo.
3) Per quanto riguarda in specifico la religione cristiana, trovo la Bibbia un libro eccezionale, ha dei passaggi meravigliosi assieme ad altri di horror e sterminio.  Ci sono insegnamenti bellissimi e sempre che posso consiglio la lettura per capire e imparare da errori del passato e da insegnamenti atemporali. Non ho nulla contro la religione cristiana, cerco di riconoscere gli aspetti positivi e anche, purtroppo, i negativi.
4) A proposito dei LGBT ribadisco nuovamente quanto ho già detto: non tutti gli omosessuali appartengono al lobby LGBT (ideologia di genere) come non tutte le donne sono femministe. L'ideologia di genere è deleteria.
5) Nel mio scritto parlo di "desiderio", di "brama" e cito come esempio il comandamento "non DESIDERARE la donna d'altri". Il peccato è desiderare ed è una lunga tradizione cristiana il riprovare il pensiero del sesso, e questo di sicuro non è una novità (Prima che esistesse il femminismo) Purtroppo tu ti sei fissato in "la donna d'altri" e hai tramutato DESIDERARE in PROVARE. Non sono la stessa cosa. Hai scritto: "Se qualcuno ci PROVASSE con la vostra donna, cosa fareste?". Immagino che non hai scambiato le parole in malafede, ma quando milioni di ragazzi giovani e uomini meno giovani fantasticano con modelle ed attrici (ad esempio Angelina Jolie o Jennifer Lopez) o immagini su poster di bellissime ragazze anonime, qualcosa che è molto probabile che anche tu hai fatto in qualche momento della tua vita, non stanno provando ma stanno desiderando, tra altro molto spesso donne sposate come Angelina Jolie o Jennifer Lopez.
6) "Dove sta scritto che la religione proibisce il desiderio e la natura maschile?" Sul serio? Nell'ultimo secolo tutti i filosofi, clicca su internet religone e sessuofobia. Pensare che i kellogs sono stati inventati perché i ragazzi non si masturbassero. Magari il dibattito ci starebbe per decidere se sono le donne (come afferma il femminismo) o gli uomini (come affermo io) che sono stati più repressi.
7) Nel secondo volume de "La grande menzogna del femminismo", opera della quale sono autore come sai, c'è un capitolo L'origine della famiglia, che parla proprio di quanto sesso si faceva a seconda dell'epoca e la civiltà, naturalmente accompagnato, come al solito, da numerose citazioni e fonti.
8 ) Ho detto: Il "sesso coercitivo" è la normale espressione sessuale maschile della maggior parte delle specie, e così lo è stato a lungo per l'umanità. Naturalmente anche questo sostenuto da numerosi esempi e citazioni nella mia opera. Mi dispiace se la realtà non ti piace ma non posso fare niente.
9) Ho detto: Dal punto di vista biologico la "moralizzazione" del sesso non ha portato alcun vantaggio all'uomo e tutti alle donne. Naturalmente sopportata anche questa affermazione da numerosi esempi nella mia opera. Per le femministe al contrario la moralizzazione (repressione) del sesso ha comportato vantaggi solo all'uomo.

Avevo già detto che il discorso è molto complesso e non facile per nessuno, nemmeno per me. Permettemi un domanda, se volevi criticare ciò che affermo, ti sei informato sul mio pensiero e hai letto il capitolo specifico della mia opera assieme ai numerosi esempi riportati?
Senza acritudine, trovo un po' inquitante la facilità con la quale arrivi alle conclusioni che metti in bocca ad altri, facendo copia e incolla su singoli spezzoni e tramutando parole e concetti.

Suggerisci che io (e anche Stalker sarai tu) abbiamo sbagliato il bersaglio, ma sinceramente credo che sei tu quello stai sbagliando
"Il tragico presente" è frutto di una narrativa falsa del passato. Ecco perché il passato è importante. Le donne si sentono discrimanate oggi perche portano una discriminazione secolare da colmare. Non si risolve il presente se non risolvi la narrativa del passato.
Buona notte e sogni casti
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Finnegan

#4
Mia risposta:

Ciao Santiago, non avertene a male per un confronto di idee, fa bene!

1) Stalker Sarai Tu ha un responsabile, una ferrea supervisione degli articoli (molti sembrano scritti dalla stessa persona) e una chiara linea editoriale come detto più volte da Davide Stasi e da un tale Russo.
2) L'ateismo e altre idee antireligiose sono state responsabili dei peggiori crimini dell'umanità: dalla Vandea, al nazismo al comunismo. Senza tralasciare i radicali che hanno fatto di tutto per sterminare con l'aborto sei milioni di creature innocenti solo in Italia. Se dovessi fare un bilancio, non potrebbe che essere negativo.
4) Puoi chiarire questa tua affermazione:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1458.0.html#new

bisogna distinguere le problematiche e rivendicazioni dei GB in quanto uomini o in quanto specifiche del loro orientamento sessuale, molte delle loro richieste condivisibili e giuste, e le rivendicazioni invece che provengono dall'ideologia di genere e dalle lobby di genere.

A quali richieste ti riferisci di preciso? Sei favorevole, come Davide Stasi, alle unioni civili omosessuali e specificamente al matrimonio omosessuale?
Se non lo sei, c'è qualche passaggio in cui l'hai chiaramente scritto nel tuo libro o in rete?
Quanto all'argomento per cui gli omosessuali sono in gran parte estranei all'ideologia LGBT, è come sostenere che la gran parte dei tedeschi era estanea al nazismo nel 1936. Poiché è un argomento ricorrente, ho scritto un'approfondita risposta qui:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1441.msg4812.html#msg4812
5) Saresti felice se sapessi che il tuo collega della porta accanto desidera ardentemente la tua donna eventualmente con l'ausilio del suo profilo social? E se pure non provandoci la guardasse con desiderio, cosa faresti? Magari lo inviteresti a cena per fargliela conoscere e incoraggiare il suo sano desiderio?
6) Prima di criticare la religione, invece di cercare "sessuofobia" su Google, leggiti i testi di quella religione: basterebbe aprire il semplice catechismo (il libro più venduto dopo la Bibbia, con tutte le fonti che citi dovresti conoscerlo):

Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in casta intimità [dovresti sapere che castità non equivale ad astinenza], sono onorevoli e degni. La sessualità è sorgente di gioia e di piacere. Il Creatore stesso. . . ha stabilito che nella reciproca donazione fisica totale gli sposi provino un piacere e una soddisfazione sia del corpo sia dello spirito. Quindi, gli sposi non commettono nessun male cercando tale piacere e godendone.

E' più chiaro così?
8 ) Se hai detto:
Il "sesso coercitivo" è la normale espressione sessuale maschile della maggior parte delle specie, e così lo è stato a lungo per l'umanità.
La frase sembra ben suggerire che lo stupro (chiamalo come ti pare) è normale espressione sessuale maschile nella specie umana. Specialmente in relazione all'altra tua affermazione, per cui la "moralizzazione" avrebbe a un certo punto rovinato la festa agli uomini. Se non volevi dire questo, esprimi con più chiarezza il tuo pensiero la prossima volta.
Di sicuro dici che nel passato (definito "patriarcale" e deplorato dalle femministe), lo stupro è stato a lungo normale. Non ti pare un autogol per la causa maschile?
Inoltre come puoi affermare che  lo stupro fosse normale espressione sessuale maschile? Vuoi dire in tempo di guerra? Ma quelli non sono tempi normali, in guerra c'è il caos totale.
Puoi fare l'esempio di UNA civiltà in cui lo stupro, al di fuori di situazioni di disordine in cui era comunque proibito, sia stata corrente e riconosciuta espressione sessuale?
Leggiti Ortega y Gasset, che spiega come qualsiasi civiltà si sia evoluta da situazioni di caos superando comportamenti incompatibili con l'ordine e la pace sociale. Il mondo dove il "sesso coercitivo è normale espressione maschile" è quello di Arancia Meccanica, la barbarie per definizione. Noi uomini cosa vogliamo essere?
9) Hai detto: Dal punto di vista biologico la "moralizzazione" del sesso non ha portato alcun vantaggio all'uomo e tutti alle donne.
Se le parole hanno un senso, per moralizzazione si intende, tra l'altro, la sanzione di cose come adulterio, sesso promiscuo con decine di uomini prima del matrimonio ecc.
A meno che tu non sia uno scambista, sarai d'accordo con me che la moralizzazione porta più di un vantaggio all'uomo. Non ultimo, una drastica riduzione del rischio di divorzio, come dimostra questa ricerca:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1796.new.html#new

Leggerò il tuo libro quando sarà disponibile in edizione elettronica. Quanto hai scritto e ampiamente discusso in rete è più che sufficiente per avere un'idea del tuo pensiero: non penso che anche mille pagine in più rivelerebbero idee di segno opposto.

Il tragico presente non è dovuto a Mosè, o alle nozze di Cana. E' frutto di un'aberrante ideologia contemporanea che ha distrutto la civiltà che ci è stata tramandata dai nostri padri. Ho seri dubbi sulla tua ricostruzione del passato, che anche se mette in luce che la donna non era oppressa come si pensa, in più di un punto pare forzata ed arbitraria quantomeno nelle conclusioni.

In un'epoca di astinenza forzata per molti uomini è facile vendere la favola che la religione, oggi inesistente tra donne rotte a tutte le esperienze, impedisca la realizzazione di un magnifico e progressivo paradiso di cuccagna con femmine a volontà per tutti.
La religione è stata per secoli il motore della nostra civiltà, della coesione sociale e di relazioni ben più equilibrate tra i sessi.
Chi pensa che gli uomini possano migliorare la loro condizione in una società iperconsumista e femminea fondata sulle pulsioni elementari, o anche solo che una tale società possa durare, commette un incalcolabile errore. Di cui si accorgerà quando uomini che hanno rinunciato a essere artefici e difensori della loro cultura per diventare femminilizzati consumatori di sesso, saranno rimpiazzati da popoli con le palle, che la religione ce l'hanno.

Buona polluzione notturna e che il tuo vicino sogni la tua donna
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Derry

Ciao Finnegan, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti.
Vorrei fare un paio di riflessioni sul dialogo che hai riportato:
1 - il significato del "desiderare" la donna d'altri: credo che non ci siano dubbi: ricordo che, quando andavo al catechismo per la prima Comunione, sorse subito la domanda, tra noi ragazzini, se "desiderare" qualcosa fosse un peccato.
Non tanto per la donna, concetto che, per via dell'età, ci era piuttosto indifferente, quanto piuttosto...per tutto il resto! C'era infatti, l'altro Comandamento, quello che dice di non desiderare la "roba" d'altri: praticamente tutto, per il nostro semplicissimo ragionamento di bambini, diventava peccato. Se io desideravo la bici che aveva un mio amico o la palla di un altro, ero già condannato!  :wacko: Per la cronaca riporto la spiegazione che ci diede il sacerdote che insegnava: "Tu desideri la bici del tuo amico?" Si?  La desidereresti al punto di ucciderlo per averla?" Risposta: "No di certo!" Ecco, hai capito la differenza?

2 - La sessualità è sorgente di gioia e di piacere, come hai giustamente scritto. Dio li creò maschio e femmina e vide che ciò era buono (Genesi).

3 - il sesso coercitivo  sarebbe la normale espressione sessuale maschile? Mi sembra di sentire la frase femminista che dice che "ogni coito è uno stupro"... con l'altrettanto monotono ritornello dell'oppressione patriarcale; strani oppressori davvero, questi uomini che, attraverso i secoli, hanno riservato a se stessi la parte peggiore del lavoro!
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

Finnegan

Ciao Derry, il piacere è reciproco.
Citazione3 - il sesso coercitivo  sarebbe la normale espressione sessuale maschile? Mi sembra di sentire la frase femminista che dice che "ogni coito è uno stupro"... con l'altrettanto monotono ritornello dell'oppressione patriarcale; strani oppressori davvero, questi uomini che, attraverso i secoli, hanno riservato a se stessi la parte peggiore del lavoro!
Vero! E' la copia carbone dell'ideologia femminista: tabula rasa del passato, alleanze con le femministe ritenute moderate e con gli LGBT, coito come stupro... dov'è la differenza? :))
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Finnegan

#7
Risposta di Santiago:

2) Denunciare i crimini delle religioni non vuol dire assolvere l'ateismo. Denunciare i crimini dell'ateismo non vuol dire assolvere le religioni. Mi sembra tra l'altro che nei miei discorso non mi ero mai riferito all'ateismo. Questo non è una gara per vedere chi commette più crimini. Denunciare le religioni per i crimini che hanno commesso (spero che riconoscerai che le religioni hanno prodotto innomerevoli danni, guerre, torture, morti...) non vuol dire di non riconoscere i meriti che hanno fatto contribuendo al progresso culturale e morale della società. Ho già espresso il mio parere: in un bilancio il contributo delle religioni sarebbe a mio avviso positivo.

4) Ti ho già avvertito della facilità con la quale a mio parere modifichi le parole e i concetti che vengono detti da altri per farli poi combaciare con quelli che sono forse i tuoi preconcetti. Ancora non ho capito da quale parole mie hai potuto avere il sospetto che io sia favorevole all'ideologia di genere.

Tu hai scritto "all'argomento per cui gli omosessuali sono IN GRAN PARTE estranei all'ideologia LGBT..."
Io ho scritto (dall'intervista di Coscienza maschile): "Il femminismo colonizza le parole: femminista e donna non sono sinonimi, non tutte le donne sono femministe. Parimenti ideologia LGBT è usato impropriamente al posto di ideologia di genere, non tutti gli LGBT condividono la ideologia di genere. È vero che esiste una lobby denominata LGBT che si arroga  falsamente la rappresentanza di tutti gli LGBT come il femminismo s'arroga la rappresentanza di tutte le donne."
Scusa mi poi dire dove ho detto che siano "in gran parte".
Io non so quanti siano quelli che aderisco o meno all'ideologia di genere, ma esistono quelli che non la condividono, io ne conosco. Probabilmente sono una minoranza ma questa è solo una mia impressione. Comunque risconoscere che tutti gli omosessuali non aderiscono agli LGBT (inteso come ideologia di genere), anzi ci sono alcuni contrari, non ha nulla di male. È riconoscere un dato di fatto, come che ci sono donne non femministe (senza necessità di indicare le quantità).

Io ho scritto: "bisogna distinguere le problematiche e rivendicazioni dei GB in quanto uomini o in quanto specifiche del loro orientamento sessuale, molte delle loro richieste condivisibili e giuste, e le rivendicazioni invece che provengono dall'ideologia di genere e dalle lobby di genere."
Tu hai scritto: "Sei favorevole, come Davide Stasi, alle unioni civili omosessuali e specificamente al matrimonio omosessuale?"
Le problematiche e richieste del mondo omosessuale erano e sono molteplici, non capisco perché vuoi ricondurre tutto alla questione delle loro unioni. A lungo l'omosessualità (maschile!!) è stata punita con il carcere o con la morte (ancora oggi in alcune parte del mondo, es. Iran), erano torturati, dovevano nascondersi socialmente, erano discriminati sul mondo del lavoro, non venivano accettati all'esercito, ecc. Queste ed altre simili sono "richieste condivisibili e giuste"

Per quanto riguarda le unioni, la mia posizioni è che la questione di come le persone decidono di vivere la propria sessualità o decidono di aggregarsi in nucli familiari è una questione di altissimo valore morale che riguarda la sfera religiosa, e lo Stato civile deve rimanere fuori. Sono dunque dell'opinione che "leggiferare" cos'è una famiglia o un matrimonio è un errore (anche attualmente), ciò deve rimanere nell'ambito religioso e morale di ognuno di noi (esclusi naturalmente abusi e reati penali). I diritti sono e devono rimanere individuali, e sbagliato emanare diritti di gruppo o collettivi. Questo per quanto riguarda adulti consenzienti.
Mi fa sempre sorridere il fatto che il femminismo ci ha innondato di neologismi (empowerment, genere, discriminazione positiva, sessimo, omofobia, transfobia, tetto di cristallo, cultura dello stupro, date rape, mansplaining, ministero delle pari opportunità, androcentrismo...) e quando sono arrivati alla parola "matrimonio" (et. da mater) per definire l'unione di due persone dello stesso sesso hanno finito la fantasia creativa. Secondo me, voglia di rompere.

Aspetto molto diverso, che riguarda i minori è l'adozione o la nascita in un nucleo di persone dello stesso sesso. Su questo ho scritto (dall'intervista di Coscienza maschile):

"Io credo che ogni neonato abbia il diritto a godere di una polarità maschile e femminile di riferimento, diretta e continua, in linea con quanto sostiene la "Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia" negli artt. 7 e 9, il diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre biologici, menzionati esplicitamente in italiano "genitori" (etim. che generano), in inglese e francese "parents" (etim. che danno alla luce, partorire, produrre), in spagnolo "padres" (etim. pater), diritto purtroppo ignorato e disatteso dalla maggior parte dei paesi occidentali. Queste pratiche non hanno solo un impatto negativo sui diritti e la condizione "degli uomini", ma anche sui minori, in primis, e sulle donne, insomma su tutta l'Umanità."

L'adozione e la crescita di figli in famiglie dello stesso sesso è un punto rilevante dell'ideologia di genere, che ci vede uomini e donne intercambiabili e identici. Nella mia opera "La grande menzogna del femminismo" c'è un capitolo intero dedicato alla critica dell'ideologia di genere: "Metafisica dei sessi". Ogni individuo ha il diritto (individuale) di avere un padre e una madre, al contrario di quanto afferma l'ideologia di genere. Ciò dovrebbe essere solo infranto, quando capita, purtroppo, dalla natura, ma non programmaticamente, come succede oggi, dagli essere umani.
Per complettezza ciò non vuole dire che gli omosessuali non possano avere figli. Naturalmente possono averli o averli avuti, necessario è che la presenza delle figure madre (femminile) e padre (maschile) siano garantite. Anche in questo caso io conosco dei casi.

5) Si chiama gelosia. Non so se sarei felici o meno, ma tutti gli uomini che hanno una compagna molto bella (e viceversa) devono convivere con questo fatto. Continuando con l'esempio di Angelina Jolie, all'epoca non so quanto infelice sia stato Brad Pitt di vedere sua moglie esporre il proprio corpo nei film in maniera talvota molto sensuale, a beneficio della fantasticheria di milioni di uomini. Personalmente consiglio di non giudicare i desideri altrui, altrimenti uno si ammala, ci sono un sacco di desideri strani e malsani là fuori.

6) Non è necessario citare il catechismo o il Cantico dei cantici della Bibbia per sostenere quanto il cristianesimo fosse favorevole al sesso. Ci sono un sacco di citazioni e indicazioni che arrivano dalla Chiesa che viaggiano in senso inverso. E queste in senso inverso sono di gran lunga superiori, e questo è un fatto che bisogna accettare, la cristianità e la chiesa non sono state spesso pro-sesso.
Ora, bisogna distinguere tra quelle che erano le indicazioni delle autorità religiose e quelle che erano la pratica sociale, e questo punto, come ti avevo acennato, l'ho trattato nel libro nel capitolo "L'origine della famiglia". Spesso le pratiche sessuali (anche per le donne) erano molto più libere di quanto le normative dell'epoche suggerissero.

8 ) Io ho scritto: "Il sesso coercitivo è la normale espressione sessuale maschile della maggior parte delle specie, e così lo è stato a lungo per l'umanità."
Tu mi chiedi: "Vuoi dire in tempo di guerra? Ma quelli non sono tempi normali, in guerra c'è il caos totale. Puoi fare l'esempio di UNA civiltà in cui lo stupro, al di fuori di situazioni di disordine in cui era comunque proibito, sia stata corrente e riconosciuta espressione sessuale?"

Anche qui fai una lettura sbagliata. Quando si parla della Storia dell'Umanità o della Storia dell'uomo gli storici partono dall'austrolopiteco come minimo. La Storia (intesa come invenzione della scrittura e nascita della civiltà) è una frazione minima di tutta la Storia dell'uomo. Capisci dunque che le tue domande non hanno senso se inteso per tutta la Storia dell'uomo.
Infatti questo è quanto ha affermato qui (https://stalkersaraitu.com/coito-coercitivo-i-galli-stuprano-le-galline/ ): "Non esiste nessuna ragione obiettiva per credere che questo non fosse il modus operandi per ottenere dei rapporti sessuali anche tra gli esseri umani prima dell'arrivo della cultura e della civilizzazione. Anzi, l'esistenza di un anello circolare alla base del glande che permette di ritirare sperma altrui dopo aver eiaculato rafforza quest'ipotesi."

9) La moralizazione del sesso non ha portato alcun vantaggio all'uomo dal punto di vista biologico. Al contrario ha portato tanti alle donne dal punto di vista biologico e della sopravvivenza.
Tu hai scritto: "A meno che tu non sia uno scambista, sarai d'accordo con me che la moralizzazione porta più di un vantaggio all'uomo. Non ultimo, una drastica riduzione del rischio di divorzio".
Naturalmente, io sono un uomo moralizzato, sono cresciuto in una società che mi hai già formato culturalmente e moralmente per quanto riguarda il sesso. E anche tu sei un uomo moralmente formato. Il nostro investimento affettivo è già formato. Divorzio, matrimonio, fedeltà, scambio,... riguardano tutti aspetti della moralità che nulla hanno che vedere con la natura.
Io non sto promovendo una rivoluzione copernicana in una società già moralmente formata.
Sto soltanto descrivendo un mondo molto probabilmente esistito, che esiste in natura per altre specie, e faccio un freddo bilancio dei vantaggi e degli svantaggi recati a uomini e donne della moralizzazione di quel mondo.
Per poter dunque giudicare quanto io affermo è necessario uccidere l'emotività e approcciare l'argomento in maniera fredda e razionale.
La questione è : quello che io affermo è così o non è così? È vero che è avvenuto o è falso?
La questione come la poni tu è: quello che si afferma è buono o non è buono? È moralmente accettabile o non è moralmente accettabile? Il tuo approccio è sbagliato non stai giudicando analiticamente il contenuto, lo stai giudicando moralmente.
Se non credi che quanto io ipotizzo non sia stato possibile, devi argomentarlo, magari fornendo anche delle prove argomentative contrarie, altrimenti lo stai giudicando solo moralmente secondo la morale nella quale sei stato formato.
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Finnegan

Mia risposta:

Evidenzio alcuni passaggi per semplificare la lettura. E comincio con una domanda: qual è la differenza tra le tue affermazioni e l'idea femminista del coito come stupro?
2) Sei sicuro che le religioni abbiano commesso tutti questi crimini? L'Inquisizione (almeno fuori dalla Spagna) e la caccia alle streghe sono in gran parte dei falsi storici moderni.
Se ti riferisci alle guerre di religione (ovviamente discutiamo della cristiana le altre non mi interessano), combattere per difendere la propria cultura non è un "crimine". Oggi l'Occidente si sta autodistruggendo con il rinnegamento del proprio passato e della propria identità culturale, cui sicuramente contribuiscono tesi, vicine in questo all'ideologia femminista, che guardano con sospetto al nostro retaggio culturale anche se presentato in questo caso come matriarcale.
Che hai un'idea positiva della religione lo dici solo qui. Forse nel tuo libro, su dieci affermazioni sull'argomento nove sono favorevoli ma a meno che non mi sia sfuggito qualcosa, in rete questo rapporto si inverte e c'è una netta prevalenza, se non esclusività di opinioni negative sulla religione. Quindi abbiamo da un lato un presunto bilancio positivo privato, e un ricorrente messaggio sfavorevole pubblico.
4) Io invece ho l'impressione che tendi a dissimulare la tua linea di pensiero con asserzioni sfumate, ma che trasmettono un messaggio costante nel tempo, oltre che con spiegazioni dispersive e sofistiche.
"In gran parte" vuol dire "in numero rilevante". Se dici "non tutti gli LGBT condividono la ideologia di genere" si deve presumere che questi LGBT  dissidenti non siano solo uno o due, altrimenti non varrebbe come argomento volto a confutare, che la quasi totalità degli LGBT è favorevole in riferimento a sé o ad altri omosessuali a questa ideologia.
Soprattutto, nessuno ha mai dimostrato che esiste un numero significativo di LGBT che abbia mai agito in modo verificabile e costante contro l'ideologia di genere.
Sui matrimoni omosessuali la tua risposta pare evasiva, quindi riformulo la domanda:a prescindere dalle tue convinzioni sul matrimonio come fatto privato non riconosciuto dalla legge (no comment sulle conseguenze per la società), secondo te il riconoscimento GIURIDICO del matrimonio omosessuale andrebbe avversato o no? Inoltre, il matrimonio omosessuale, di fatto favorisce o no la legalizzazione delle adozioni/filiazioni (tramite inseminazione eterologa e utero in affitto) delle lesbiche e dei gay?
5) Dici ("Non so se sarei felice o meno") che se un uomo desiderasse la tua donna, magari guardandola insistentemente al ristorante, potresti esserne felice (es. "non so se New York mi piacerebbe o meno"="New York potrebbe anche piacermi"). E' la prima volta che sento un uomo esprimere un parere del genere, la totalità degli uomini sul pianeta Terra, a mano di non essere Camillo Casati Stampa, non sarebbe d'accordo.
Comunque sia il desiderio è un misero succedaneo del sesso che, in quest'epoca in cui ogni "moralizzazione solo dannosa per gli uomini" è caduta, ha sostituito i rapporti veri per un numero enorme di uomini.
6) Se parli di Chiesa cattolica e non di quaccheri inventori dei Kellogg's, devi riferirti al catechismo che (dovresti saperlo) per la stessa legge della Chiesa non può non essere in continuità con la fede di sempre. MAI la Chiesa ha detto, o ci sono state prassi sociali, per cui il piacere sessuale era di per sé considerato peccaminoso. Anzi, i popoli cattolici vivono il sesso in maniera molto più giocosa e spontanea di altri.
8 ) Gli elaborati codici sociali delle società preistoriche, come il citato saggio di Ortega y Gasset che trova riscontro nella maggior parte delle culture del mondo, indicano che lo stupro era comune solo in una brevissima fase embrionale di un nuovo popolo (es. Ratto delle Sabine), in cui giovani maschi (barbari verticali li chiama Ortega perché non civilizzati dai loro padri) venivano espulsi dalla tribù e dopo una brevissima fase "teppistica" riscoprivano a prezzo di molte perdite umane le regole elementari dal vivere civile. E' l'esplicito tema di Arancia Meccanica di Kubrick, che mostra come oggi gli uomini, complice una cultura barbarica definita progressista, non siano più in grado di trasmettere la civiltà alle nuove generazioni.
Ci sono prove che gli uomini delle caverne, con le loro elaborate pitture, manufatti e rituali, stuprassero le donne dalla mattina alla sera, creando caos tra uomini che dovevano collaborare per sopravvivere e senza poter neanche sapere chi erano i loro figli? Assolutamente no. Al contrario i reperti delle civiltà primitive, molte delle quali esistenti ancor oggi e forse, persino quelle, più civilizzate della nostra, testimoniano di una struttura complessa e di un'armonia sociale in cui non era possibile che gli uomini si comportassero come i galli con le galline. La superiorità del Sapiens rispetto al Neanderthal era proprio nella coesione sociale creata dalla condivisione di simboli. Oggi siamo tornati Neanderthal se non peggio.
Inoltre se c'è un istinto che più biologico non si può è (salvo turbe della sfera sessuale) quello della "gelosia", che tra l'altro permette all'uomo di sapere con ragionevole certezza chi siano i propri figli.
9) Dici: "La moralizzazione del sesso non ha portato alcun vantaggio all'uomo dal punto di vista biologico. Al contrario ha portato tanti alle donne dal punto di vista biologico e della sopravvivenza."
Dici pure che le mie obiezioni sono di carattere morale. Ebbene, ecco alcuni vantaggi (assolutamente non di ordine morale) per l'uomo derivanti da una regolamentazione sociale del sesso:
a)   Maggiori possibilità di sopravvivenza: in un mondo di stupri selvaggi, l'uomo non ha chi possa prendersi cura di lui (moglie, figli) quando è ferito o malato e non può procurarsi il cibo. Ci sono ampie prove che le donne primitive cacciavano, e a partire dal neolitico hanno lavorato nei campi fino giorni nostri, come del resto i figli sin dalla più giovane età. Una ipotetica solidarietà di branco non può sostituire i ben più forti legami familiari.
b)   Avere figli: se lo stupro è la regola, solo la donna si prende cura dei figli quindi non possono esistere padri. E' normale questo? E' un vantaggio biologico per l'uomo?
c)   Formare i figli a produrre e a difendere la tribù: in un mondo di stupri selvaggi non c'è l'ordine necessario a permettere a un uomo di sopravvivere come individuo e come popolo
d)   Persino i rapporti sessuali diventano più semplici se c'è un patto legale: lo stupro selvaggio è altamente rischioso e la "liberazione" sessuale produce astinenza per la gran parte degli uomini
In realtà nella riproduzione l'anello debole è proprio il padre, come hanno evidenziato antropologi del calibro di Mead. Joyce, non sospetto di femminismo, definì la riproduzione maschile una "unposted letter": senza quella che definisci moralizzazione (cioè in uno scenario di stupri selvaggi), l'uomo non ha prole (solitamente) certa e non può esercitare il suo ruolo di padre.
Sono cose così evidenti e ovvie che non andrebbero neanche ricordate. E' poi chiaro che se definisci la moralizzazione solo svantaggiosa per l'uomo, e lo stupro la regola dell'umanità per la maggior parte della sua storia, senza neppure mitigare queste affermazioni con altre sui vantaggi della civiltà, il messaggio che passa non è neutrale ma inevitabilmente a favore della barbarie, anche se pretendi (qui) di affermare una semplice verità di fatto.
Non dico questo per fare crociate contro lo stupro (se vi assistessi mi limiterei a chiamare le forze dell'ordine) ma perché certe tesi ("nessun vantaggio per l'uomo") sono insostenibili e, peggio, un autogol per la causa maschile che dovremmo far conoscere ed apprezzare al pubblico più vasto.
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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

johann

#9
prendo a prestito per commentare solo una frase di santiago :   :hmm:
non tutti gli omosessuali appartengono al lobby LGBT (ideologia di genere) come non tutte le donne sono femministe. L'ideologia di genere è deleteria.

Ecco un esempio certamente involontario da parte dell'autore che sottotraccia rivela fino a che punto oggi una certa "laicità culturale"  sia talmente invasiva da essere risalita dai media mistificatori e censori di regime  direttamente alle sorgenti prime delle opinioni dei singoli
Forse il problema di tanti opinion man come stasi e follower assortiti  e' che dietro a tanta denuncia e formale riprovazione non c'e' nient'altro che l'ennesima ricapitolazione e aggiornamento delle solite questioni di sempre

certo tutto serve e fruire di un bollettino aggiornato delle porcherie delle femministe e' utile per tenere il punto della nostra indignazione ma a un certo punto si dovrebbe capire che solo con questo non si andrà mai oltre l'istigare pulsioni reattive nei maschi che durano lo spazio della provocazione lasciando sostanzialmente il tempo che trovano  anzi alla lunga maturano nella testa dei maschi un "callo" fatalista per il quale la loro soglia di reazione si innalzerà a tal punto da diventare di fatto insuperabile  fissandoli nella condizione identitaria di chi si e' ormai rassegnato a sentirsi un dinosauro superato dal suo tempo e  in via di estinzione   

la denunce e le stigmatizzazioni sono come i "preamboli"  utili ad accendere e infervorare gli animi ma se si vuole sperare di "consumare"  bisogna qualche volta andare al sodo delle cose perché e solo a quel livello che si possono individuare e promuovere le cause per le quali sperare che la gente si muova sul serio
in questo senso la questione omo gender lgbt  queer ecc  rispetto alla q.m. non si può liquidare in sordina ricorrendo a quella  praticissima deontologia "eticamente corretta" oggi cosi in voga nel mondo letterario,     l'approccio obiettivo alle cose dovrebbe presupporre oltre l'onestà anche il coraggio intellettuale di testimoniare la verità delle cose per quello che sono     e non invece come viene inteso oggi e cioè un  effimero sterile sguardo "laico" sulla realtà perché i dogmi dell'imparzialità, della tolleranza, e dell'ugualitarismo applicati a tutto lo scibile vietano nella libertà di opinione di sbilanciarsi su alcun giudizio di merito o di prendere le parti su niente 
in questo senso l'affermazione:
non tutti gli omosessuali appartengono al lobby LGBT (ideologia di genere) come non tutte le donne sono femministe. L'ideologia di genere è deleteria.     e esemplare per disvelare la cosa:             

richiamando il nocciolo della questione sugli ameni e artificiosi  distinguo del mondo  omo rispetto agli LGBT rispetto al genderismo e viceversa si fa passare in cavalleria l'acquisizione presso l'opinione  pubblica della "normalità" di tutto il "pacchetto"  sorvolando di brutto sul discrimine fondamentale che in via preliminare condiziona tutto quello che viene dopo 
ad esempio io e chi la pensa come me non sarà mai d'accordo sulla mistificazione delirante che vuole sostituire l'inconfutabile oggettivo e ontologico  ordine sessuato della specie umana in maschi e femmine  con un fluidificato volubile e immanente concetto di genere dove il discrimine è solo il manifestarsi del capriccio della volontà umana e non mi si venga a dire che la cosa e' "ormai passata" alla cultura ufficiale solo perché viene propagandata a tamburo battente dalla cultura dominante del pensiero unico perché questa non e cultura acquisita ma lercio lavaggio del cervello tipico di ogni prassi dittatoriale  per cui per me tutta la questione portata dentro alla q.m  da tutta quella umanità "borderline cripto maschile"   semplicemente non si pone, al massimo  solo dentro al perimetro del soggettivo e del personale si può tollerare il manifestarsi di tutte quelle pratiche sodomite e depravate che questo mondo si concede per scimmiottare per se stesso  gli istituti della famiglia del matrimonio dell'avere figli ecc   ma nel modo più assoluto la cosa non deve divenire Paradigna sociale e culturale di massa 

se poi   vedi che si insiste in merito  allora viene da pensare che qualche volta certi "disinteressati" contributi intellettuali alla q.m. non siano poi cosi tanto disinteressati e siano invece consapevolmente o inconsapevolmente "di parte"  nel momento in cui sono funzionali a agevolare quello che correa de oliveira definiva il trasbordo ideologico inavvertito   
in fondo il grosso della gente aldilà delle sue chiacchere e di un certo apparente edonismo vuole seguire in modo passivo la massa nel flusso degli eventi   cosi tornando all'affermazione presa ad esempio  si puo supporre che per effetto di questo ecumenismo perbenista portato dalla filosofia spicciola del   "volemose bene" o del   chi ha dato a dato chi ha avuto ha avuto scordamoce el passato.....ecc    venga spontaneo e pure in buona fede licenziare molte questioni di principio con il classico   "perche no!?"   oppure   "bisogna seguire il mondo"   oppure    "cosi fan tutti"   ecc    e con questo......vai! con la deriva della RI dislocazione ideale richiamata dalle sirene progressiste verso il pozzo  dell'indifferentismo egualitarista che in nome della tolleranza vieta qualsiasi giudizio o discernimento morale     

sempre con riferimento:
non tutti gli omosessuali appartengono al lobby LGBT (ideologia di genere) come non tutte le donne sono femministe. L'ideologia di genere è deleteria.

non e' vero che non tutte le donne sono femministe  semplicemente perché sul tema del femminismo non mi risultano pervenuti segnali che facciano supporre una sia pur minima spaccatura del mondo femminile cosi di fronte a cotanto roboante silenzio sarebbe del tutto conveniente e igienico per il mondo maschile pensare che in fondo "chi tace acconsente" e quindi regolarsi di conseguenza nel considerare il mondo femminile come femminista in potenza
ma.....sia su questa questione che rispetto all'ormai "canonizzato" mito delle donne eternamente oppresse e soggiogate dagli uomini ci troviamo ad avere a che fare ancora e sempre con quel stupidame pseudo maschile che sembra non riuscire a fare a meno dalle pratiche masochiste del tafazzismo più deleterio   
più che cedere all'agenda femminista e al pressing mediatico dei suoi ormai logorroici mantra  qui il mondo maschile rischia di soccombere rispetto a se stesso   o meglio a una parte di se stesso     mi riferisco al fatto che nel pieno della battaglia dove dovrebbe essere preminente la capacita di "darle" almeno nella stessa misura con cui le si "riceve" ci ritroviamo puntuali gli utili (per le femmine) idioti che in modo del tutto unilaterale senza alcun mandato culturale  e praticamente senza interlocutore (impegnato a "randellargli" la testa in modo compulsivo)  tendono mani  (in alto?)  aprono tavoli,  tessono dialoghi,  fanno concessioni,  avanzano compromessi,  trattano  (la resa?),  finendo nella loro sostanziale solitudine per immedesimarsi e recitare pure la parte della controparte femminile pur di continuare con questa pagliacciata diplomatica 

questa gente culturalmente parlando continua a ritenere  atto dovuto accostarsi al mondo femminile da gentlemen d'altri tempi  lesto nel cedere in ogni situazione  "il passo al gentil sesso"   questo maschiciume di risulta che in ogni frangente considera come parte del gioco disporsi sia culturalmente che  psicologicamente genuflessi alla controparte femminile verso cui sentono il preciso dovere di mostrarsi sempre e comunque in atteggiamento di servile premura non solo nella totale passiva accettazione di ogni accusa formale loro rivolta  ma addirittura in anticipo sulle stesse femmine nel autoinfliggersi complessi di colpa del tutto strumentali per sgravarle pure della fatica di inventarsi e portare avanti le loro tesi ai nostri danni!    (questo maschiciume)  al netto di tutto  e' nemico della q.m perché queste cose non sono affatto secondarie  qui ci si gioca l'essenza dell'identità maschile
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

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