La mia opinione sulla prostituzione

Aperto da Finnegan, 11 Luglio 2022, 01:02:40 PM

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Alexandros

#40
Citazione di: Finnegan il 18 Luglio 2022, 06:21:04 PM
Per me a prescindere da rifiuti dele donne ed impellenze più o meno reali, il ricorso alla prostituzione non è normale. La maggior parte degli uomini non va a prostitute e non hanno certo tutti una compagna.
E' degradante dover pagare per condividere quel genere di intimità, è umiliante andare con una che non ti calcola neppure, senza contare di che genere di donna si tratta: certe sono davvero laide, anche la voce gli cambia e si profumano per nascondere la puzza. Alla fine chi va con loro finisce per somigliargli
Perfettamente lecita come opinione, ma opinione resta. Un altro può dire "Io invece non ci trovo nulla di male e ci voglio andare". Ora, siccome sugli "io" non si costruisce una convivenza civile la questione di fondo resta quella che, inizialmente, in questa discussione avevamo individuato. È tutto lì. È molto semplice, ma voi state problematizzando una questione in realtà molto semplice.

Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Finnegan il 18 Luglio 2022, 06:21:04 PM
Per me a prescindere da rifiuti delle donne ed impellenze più o meno reali, il ricorso alla prostituzione non è normale. La maggior parte degli uomini non va a prostitute e non hanno certo tutti una compagna.
E' degradante dover pagare per condividere quel genere di intimità, è umiliante andare con una che non ti calcola neppure, senza contare di che genere di donna si tratta: certe sono davvero laide, anche la voce gli cambia e si profumano per nascondere la puzza. Alla fine chi va con loro finisce per somigliargli

Il principio dell'Handicap lo spiega benissimo, perchè non si riferisce solo agli animali, ma lo zoologo Jared Diamond lo ha esportato anche per spiegare certi comportamenti umani ed è stato accettato soprattutto sul piano comportamentale. Gli handicap non sono solo di natura fisica, ma riguardano anche i rischi che le specie si prendono nel riprodursi. Nella specie umana annoveriamo dei mammiferi normali che sono coloro che mettono su famiglia e lo fanno per avere dei figli. Al giorno d'oggi matrimonio e convivenza sono regolamentati dalle stesse leggi, con gli stessi pericoli. Se il legame di coppia si rompe, l'uomo paga fino all'ultimo centesimo, può essere rovinato ulteriormente da false accuse di ogni tipo e andare persino in galera da innocente. E qui stiamo parlando del dopo, perchè già il fatto di abbordare una donna lo porta a pagare dazio su altri handicap di natura economica e legale in fase di corteggiamento. Dal punto di vista biologico, se riesce ad avere una discendenza sua è un vincente. E' un vincente anche se dovesse fare la fine del maschio della mantide religiosa, perchè prima viene la sopravvivenza della società e poi la sua. Tra gli umani abbiamo anche i cosiddetti anormali che non si sobbarcano i rischi per riprodursi e preferiscono andare a prostitute. Peccato, però, che in questo caso i rischi sono di altro tipo e tutt'altro che inferiori a quelli che incorrono gli uomini sposati o con compagna stabile. Infatti le leggi che regolano il mercato della prostituzione sono molto labili e il senso che viene dato dal legislatore assai mutevole a seconda delle circostanze. Dalla casistica registrata abbiamo persone denunciate per violenza sessuale perchè la prostituta aveva cambiato idea sulla prestazione; prostitute che si accordano per un prezzo e poi iniziano a ricattare il cliente. Guardate come hanno ridotto Marrazzo, per esempio, ma anche chi non è famoso può essere ricattato a scopo estorsivo. C'è stato un periodo in cui chi si fermava con la macchina per la strada per chiedere il prezzo poteva essere multato perchè costituiva un pericolo per la circolazione. Poi c'è la casistica che riguarda coloro che vengono denunciati per favoreggiamento e quelli per atti osceni in luogo pubblico. Inutile dire che molti di questi processi finivano con l'assoluzione, ma al malcapitato veniva rovinata ugualmente la vita. Anche quindi andare a prostitute vuol dire assumersi al giorno d'oggi dei rischi e sicuri handicap economici. Aggiungiamo poi le malattie infettive incurabili come l'AIDS come il peggiore rischio che può incappare un uomo. Nel caso l'anormale rinsavisca e opti per la famiglia perchè ha trovato una compagna, il suo pedigree di puttaniere costituisce un handicap sociale per farsi accettare. Quindi gli uomini si dividono in due categorie per il sistema di valori della società perbenista, i cosiddetti normali che si assumono handicap per riprodursi e gli anormali che si assumono handicap per fare sesso al di fuori della riproduzione. La biologia non giudica questa situazione dal punto di vista etico ma solo dal punto di vista della lotta per la sopravvivenza. Quindi l'anormalià risiede nei secondi che rischiano di rovinarsi la vita senza generare una discendenza. Punto. Ogni altro modo di analizzare la situazione è una perdita di tempo. Poi ci sarebbe da parlare di Mgtow, ma si va off topic.

Il Conte di Lautréamont

Poi c'è il Mgtow il cui scopo, al di là dei novelli Tesla ceh dedicano la vita a realizzare se stessi, è quello di fare lo sciopero matrimoniale per far cadere tutte le leggi che hanno istituito gli handicap. Infatti tutti i rischi che ho enumerato c'erano solo 100 anni fa? Assolutamente no, sia per chi si sposava, sia per chi andava nei bordelli, a parte il rischio di contrarre la sifilide.

Il Conte di Lautréamont

Anche gli uomini hanno le gambe e le mani per difendersi. Possono sferrare calci e cazzotti, ma proviamo a vedere se servono a qualcosa contro i lupi. Risultato? Funzionalità zero. Anche i palchi delle alci hanno la stessa funzionalità. Non servono assolutamente a niente per difendersi contro i lupi, perchè i lupi attaccano da lato non frontalmente. Se i palchi fossero stati concepiti per la difesa sarebbero duraturi; invece cadono e si rinnovano, il che lascia l'animale in un periodo in cui non potrebbe realizzare l'utopica difesa che gli viene attribuita.

Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Alexandros il 18 Luglio 2022, 06:27:23 PM
Citazione di: Il Conte di Lautréamont il 18 Luglio 2022, 06:05:42 PM
Si è perfettamente equivalente sul piano della logica, perchè qualsiasi mutamento può mutare per sua natura. In qualunque cosa.
Ma qui siamo all'abc, proprio eh. La natura del mutamento è il mutamento stesso della morale comune, ora cosa non afferri? E non si torna indietro se non con l'imposizione, cosa che in una democrazia fortunatamente non avviene. Oggi il divorzio, per dire, se lo togli ti ritrovi la gente per strada leggermente contrariata (e vorrei vedere). Allora i casi sono due: o non sei più una democrazia, usi i manganelli, apri teste e disperdi tutti, oppure lo sei e vai avanti. È proprio un concetto difficile da assimilare sul piano cognitivo o c'è dell'altro che non sto seguendo?

Non è vero che ritorni indietro con l'imposizione. La storia dell'aborto te lo dimostra. Prima si uccideva chi abortiva, le cosiddette streghe, tutte donne la cui colpa era stata quella di abortire e far abortire con l'uso di particolari erbe. Poi è arrivata un'epoca in cui l'aborto è stato lodato come conquista dell'umanità; poi negli USA siamo ritornati indietro con l'intenzione di proibirlo e di equipararlo all'omicidio. La fluttuazione dell'eticità della prostituzione è stata ancora più singolare. Mentre nel mondo greco-romano c'era anche quella ritenuta sacra, tra gli israeliti poteva essere applicata la lapidazione per le prostitute. A Cafarnao si faceva eccezione e chi voleva divertirsi trovava solo là la gioia della carne, senza che le prostitute incorressero nella pena capitale. Poi è venuto il Cristianesimo e la cosa venne biasimata, ma tollerata. Tra i sali e scendi si arrivò ai bordelli, per il controllo sanitario ed evitare le violenze contro le prostitute. Poi in Italia la Legge Merlin liberò le prostitute e i bordelli vennero chiusi, ma in realtà la vita nelle strade non le aiutò ad affrancarsi dai magnaccia e dalle mezzane. Poi un accavallarsi di leggi e sentenze della Cassazione dove si affermava tutto e il contrario di tutto. Nel peggiore periodo chi si prostituiva per strada veniva schedata e multata per offese al pubblico pudore e decoro, mentre il cliente veniva processato. Ora andare a prostitute è diventato legale, ma si ripensa a ritornare al periodo dei bordelli. Nello stesso momento che si propagandava questa idea, i sinistri presentarono nel 2016 una legge per punire i clienti delle prostitute e rendere la prostituzione illegale anche con l'uso della galera per i recidivi. In Francia divenne legge, in Italia il disegno di legge si è arrestato ancor prima delle chiacchiere. Lo psicologo parlerebbe di nevrosi e schizzofrenia collettiva. Il filosofo direbbe che l'essenza della mutazione è la sua mutabilità. Ah! Ah! Ah! In quest'ultimo caso come si fa a dargli torto? Recenti acquisizioni della genetica hanno dimostrato che alcuni geni possono essere persi e poi recuperati all'interno della stessa linea evolutiva di una specie. Nel caso delle piante manipolate geneticamente in Russia, dopo tre generazioni sono ritornate al DNA originario. Tornate indietro senza i manganelli.

Alexandros

risp.domani.ho benuto e fumato, ora dite che sono ot ma questo è. ciao a dopo

Alexandros

#46
Rispondo al volo, non sarà semplice come non è semplice rispondere ad interventi-minestrone che mischiano argomenti alla rinfusa, però ci provo ugualmente. Continuo a ritenere un azzardo estendere il discorso all'uomo, e il fatto che lo abbia fatto un biologo non mi fa cambiare idea. Non sono una barca a vela e cambio parere quando i dati sono oggettivi, e in questo caso specifico non lo sono.   E' una sua ipotesi, non ha ricevuto il plebiscito che tu fai balenare e insisti con questa cosa, con il lasciare intendere che queste ipotesi siano accettate come in matematica quando si verifica una congettura: così non è e sono due mondi completamente diversi. Te lo avevo già fatto notare prima, separa le scienze dure dal resto. Questo per dire cosa? Che i tuoi sillogismi "siccome lo ha detto questo/allora è così", sono piantati per aria, esattamente come ieri con Strauss. Torno a dire: è plausibile ma personalmente non la condivido.

Il matrimonio è una sovrastruttura culturale e tutto è tranne che "normale", se ne fai una questione di comportamento istintivo. "Normale", sarebbe accoppiarsi con più partner, assenza di fedeltà o fedeltà limitata, difesa della madre e cure parentali verso la prole il tempo strettamente necessario e poi ciao-ciao, altro giro, altra giostra. Corna, tradimenti tresche più o meno taciute, unioni che saltano come bombe a tempo, non sono altro che i risultati inevitabili dell'aver voluto imbrigliare la natura libera in costrutti artificiosi, perimetrandoli con mura morali (di certa morale), e vincoli imposti. E, infatti, oggi con un'emancipazione sempre maggiore della società rispetto alla morale cattolica, assistiamo ad un'esacerbazione del processo di disintegrazione della famiglia fondata sul matrimonio. Chiudo su questo principio dell'handicap che tu usi come una toppa per tutto, estendendolo addirittura oltre che alle scelte individuali e relativa assunzione di rischio in ogni aspetto della vita (mancano solo la scelta di fumare, la scelta se prendere la patente e i rischi derivanti dalla guida e la scelta di farsi le vacanze fuori Italia, col rischio di precipitare con l'aereo), ora anche alle scelte di adesione su modelli formalizzati (l'istituto del matrimonio, ad esempio, parlando poi di pari pericoli -?- cioè davvero non c'è né capo né coda in quello che stai scrivendo); hai preso un aspetto teorico di una disciplina (non tecnico, pur avendo la disciplina stessa lati prettamente tecnici), marginale, e ne hai fatto passpartout universale, la chiave di lettura univoca per ogni aspetto della questione (maschile, nel nostro caso). Questa è un'operazione i cui limiti sono del tutto evidenti, quindi non ci perderò altro tempo sopra a questa cosa diventata davvero impossibile da prendere sul serio per ragionarci sopra.
Basta davvero, è ridicolo.
Ma anche frasi del genere "E' un vincente anche se dovesse fare la fine del maschio della mantide religiosa, perchè prima viene la sopravvivenza della società e poi la sua" fanno accapponare la pelle... la sopravvivenza della società? Ma quale società, ma che se ne frega la logica vitale della società, per la vita è superfluo ogni individuo che non può assolvere alla funzione biologica, ma cosa rilevano le sovrastrutture in ottica vitale, ma di che stai parlando? Ti stai mettendo in bocca termini a sproposito, col vezzo di chi ha il sigaro, ma ogni termine che usi è un petardo che ti esplode tra i denti e non te ne stai rendendo conto. Fermati, ti prego.

Allo stesso modo ti prego (digressione ot), di utilizzare l'accento acuto sui "perché", visto che i tuoi "perchè" sono sistematicamente accentati con quello grave, ma questo te lo fa vedere sottolineato in rosso il telefono stesso a me ormai mi sanguinano gli occhi, davvero provvedi è insopportabile.

Tornando in tema, con sincerità, io non capisco il tuo modo di procedere nelle discussioni. Questa, ad esempio, con il tuo recente intervento l'hai riportata all'anno zero, a circa 5 pagine fa. Una discussione si dice costruttiva proprio perché "si costruisce" su di essa, nel senso che ci si incontra, si rilevano i punti assodati ed accettati cui si è giunti con il confronto ed eventualmente, se ci sono altri punti da discutere, lo si fa sulla base di ciò che già è stato costruito, senza inutili passi da gambero.

Qualora non te ne fossi reso conto, da un pezzo eravamo giunti a considerare la prostituzione fenomeno da regolamentare, permettendolo. Si era detto, da parte mia, che non era soluzione ad alcunché ma che era utile in ogni caso e, dalla domanda posta a Finnegan sull'ineluttabilità del fenomeno da lui stesso riconosciuta e sul dilemma se permetterla o meno, si era appunto giunti a quello.

Mi aspettavo discussione esaurita o nuovo intervento portatore di altre considerazioni.

Invece no, nulla ti tutto questo, arrivi tu e fai tabula rasa come se per 5 pagine ci fossimo scambiati ricette di cucina.

Allora si manifesta in tutta la sua evidenza che la questione è meramente morale, in special modo di quella morale conservatrice ultra-cattolica che gente come te si attiva per diffondere, quella che vorrebbe vietare sui diritti personalissimi, quella che giudica e sindaca e gode nel vietare e non c'è altra spiegazione.

La stessa morale che pretende di entrare nelle scelte di vita e di morte, come nel caso dell'eutanasia, con divieti che servono solo ad imporre una visiona distorta e dottrinale della vita. Perché nessuno impone  a te di andare a prostitute esattamente come nessuno ti impedirebbe di tormentarti per una decina d'anni in un letto d'ospedale, se tu lo scegliessi.
Ma vietandolo stai solo imponendo agli altri le tue scelte e la tua visione del mondo e delle cose.
Però poi usufruisci del divorzio, moralista si, ma a doppia presa e soprattutto quando non mi tocca in prima persona.

Allora, se come sostenete qui il divorzio è una sciagura per la società, tu perché lo hai fatto?

La prostituzione è come il divorzio, una cosa che va permessa e normata, non impedita, niente più e niente meno.

La legge Merlin è stata una grande cantonata, ideologica, e non ha liberato alcuna donna, non diciamo chiacchiere perché è stata, invece, protagonista del gran ritorno della prostituzione illegale.

Si basava addirittura su presunzioni nel suo intervento limitante sui diritti (di autodeterminazione).

Lo stigma sociale di chi va a prostitute sta solo nella tua testa e di quelli come te, perché voi giudicate tutto sulla base del vostro moralismo fine a sé stesso, ma alla maggior parte degli italiani gliene frega men che meno dei vostri giudizi.

Semplicemente rimbalzano addosso.

Volete andarci, non volete andarci, volete giudicare male la cosa? Non frega nulla a nessuno di tutto questo, l'importante è che non vi salti in mente di vietare le cose su cui non siete d'accordo, perché quello è moralismo fascista, nemmeno moralismo in senso stretto. E' prevaricazione.

E non siete nuovi a questi tentativi con i vari pro-questo pro-quello e i vari Adinolf a supporto di queste pretese. Noi forse dovremmo andare avanti senza manganelli, voi invece dovreste andatre avanti letteralmente, uscitre dal '300 ed entrare finalmente nel 2022.

Il Conte di Lautréamont

#47
Senti, finiamola qui. Ti ho già detto che la sociologia è un mondo non comunicante con l'antropologia. Pretendi che intere discipline scientifiche si adeguino al tuo pensiero, compreso i grandi dell'etologia animale. Sai quanto a loro interessa che non condividi il Principio dell'Handicap? ZERO. Per poter criticare qualcuno, bisogna anche essere qualcuno, altrimenti si fa solo la figura del presuntuoso. Oltre che dell'ignorante. Quando poi si mette in discussione il Principio dell'Handicap è come mettere in discussione il primo principio della termodinamica. Roba da camicia di forza! Piuttosto, la tua teoria è stata visionata dalla comunità scientifica? L'hai pubblicata da qualche parte? Insegni in qualche università? Quando si scrive testualmente che "lo stigma sociale di chi va a prostitute sta solo nella tua testa e di quelli come te, perché voi giudicate tutto sulla base del vostro moralismo fine a sé stesso" per me è finita la discussione per tre motivi:
1) Ho spiegato con il Principio dell'Handicap e non con la morale che andare a prostitute vuol dire prendersi dei rischi senza generare figli. Rischi che sono da soppesare, perchè potrebbero essere anche maggiori di quelli che corrono le attuali generazioni di giovani nello sposarsi. Fra l'altro non c'è bisogno di ricorrere alla morale per misurare il livello di ingenuità e stupidità di chi va a prostitute. Sono quelli che dicono che il matrimonio è una trappola perché le mogli ti possono rovinare, gné, gné, gné e non fidandosi delle donne si affidano invece alle prostitute. Come se non fossero donne anche queste, capaci di confezionare una falsa denuncia.
2) Lo stigma sociale contro la prostituzione non sta nella mia testa, ma è insito in ogni religione, buddhismo incluso. Fra l'altro in Francia sono stati i sinistri di Hollande ad abolirla, mentre in Cina sono i comunisti atei a proibirla con pene severe, tanto che i clienti padri di famiglia possono rischiare persino la pena di morte.
3) Io sarei contro il diritto alla prostituzione? E dove l'ho scritto?

Sorvolo sulle altre cantonate e mi concentro sulla frase farsa "Normale, sarebbe accoppiarsi con più partner, assenza di fedeltà o fedeltà limitata, difesa della madre e cure parentali verso la prole il tempo strettamente necessario e poi ciao-ciao, altro giro, altra giostra". Infatti la neotenia negli esseri umani dura 21 anni ( età in cui il cervello raggiunge il suo pieno sviluppo ) e la vita media dell'Homo sapiens era breve per cui il maschio non avrebbe avuto nemmeno il tempo di fare bis con un'altra femmina. E poi bisogna vedere se glielo avrebbero permesso gli altri uomini, che erano dotati di armi. Anche qui verresti smentito dai biologi, da Morris in poi, ma anche dagli antropologi, perchè non si è mai vista nel corso della storia dell'uomo nè una società senza padri, nè una società che si reggesse sulla promiscuità e la deregolamentazione familiare. Ma quanti anni hai? Entrare nel 2022? Guarda che quando si scrivono queste cose, vuol dire essere ritornati alle bertucce del Pliocene. 5 Milioni di anni fa.

Il Conte di Lautréamont

#48
Ora non voglio tediare sui particolari, perchè il Principo dell'Handicap è soprattutto un gioco di segnalazione tra i due sessi. Più o meno vuol dire questo, e scusate l'approssimazione: "guarda che ruota che ho - dice il pavone alla femmina mettendole continuamente i posteriori in faccia, per sondare continuamente se è interessata - è grande, bella e ingombrante, ma non me ne frega niente se mi pesa, tanto io sono talmente forte che mi posso permettere il lusso di questo handicap". Se gli handicap li assumono gli individui più forti o è invece un inganno, questo non è dato sapersi con assoluta certezza. E' l'unico punto in cui gli etologi continuano ad interrogarsi. Per Zahavi gli animali dicono sempre la verità. A me invece vengono in mente una marea di casi in cui essi riescono a sopravvivere e a riprodursi solo con l'inganno e come a me anche ai suoi detrattori.
E con questo inseriamo LMS. Se le donne scelgono per questi criteri, che non sono gli unici, ma quelli che vanno per la maggiore, siamo sicuri da un lato che gli uomini che assumono alti valori di handicap per avere alti valori di LMS sono i migliori e dall'altro le donne scelgono per i più adatti? O è solo un inganno? Perchè, per esempio, se la ricchezza dà un sicuro accesso al mercato sessuale, qualcuno potrebbe violare la legge per arricchirsi ( l'Italia poi è la patria dell'evasione fiscale ). E in genere la via che porta ai soldi è quella più battuta dalla magistratura. In questo caso, prendere il rischio di essere arrestati, li fa migliori? Perchè lo dico? Perchè non c'è un ricco in Italia che non abbia i problemi con la legge. Ed è uno dei tanti esempi.

Alexandros

Citazione di: Il Conte di Lautréamont il 19 Luglio 2022, 07:52:13 PM
Senti, finiamola qui. Ti ho già detto che la sociologia è un mondo non comunicante con l'antropologia. Pretendi che intere discipline scientifiche si adeguino al tuo pensiero, compreso i grandi dell'etologia animale. Sai quanto a loro interessa che non condividi il Principio dell'Handicap? ZERO. Per poter criticare qualcuno, bisogna anche essere qualcuno, altrimenti si fa solo la figura del presuntuoso. Oltre che dell'ignorante. Quando poi si mette in discussione il Principio dell'Handicap è come mettere in discussione il primo principio della termodinamica. Roba da camicia di forza! Piuttosto, la tua teoria è stata visionata dalla comunità scientifica? L'hai pubblicata da qualche parte? Insegni in qualche università? Quando si scrive testualmente che "lo stigma sociale di chi va a prostitute sta solo nella tua testa e di quelli come te, perché voi giudicate tutto sulla base del vostro moralismo fine a sé stesso" per me è finita la discussione per tre motivi:
1) Ho spiegato con il Principio dell'Handicap e non con la morale che andare a prostitute vuol dire prendersi dei rischi senza generare figli. Rischi che sono da soppesare, perchè potrebbero essere anche maggiori di quelli che corrono le attuali generazioni di giovani nello sposarsi. Fra l'altro non c'è bisogno di ricorrere alla morale per misurare il livello di ingenuità e stupidità di chi va a prostitute. Sono quelli che dicono che il matrimonio è una trappola perché le mogli ti possono rovinare, gné, gné, gné e non fidandosi delle donne si affidano invece alle prostitute. Come se non fossero donne anche queste, capaci di confezionare una falsa denuncia.
2) Lo stigma sociale contro la prostituzione non sta nella mia testa, ma è insito in ogni religione, buddhismo incluso. Fra l'altro in Francia sono stati i sinistri di Hollande ad abolirla, mentre in Cina sono i comunisti atei a proibirla con pene severe, tanto che i clienti padri di famiglia possono rischiare persino la pena di morte.
3) Io sarei contro il diritto alla prostituzione? E dove l'ho scritto?

Sorvolo sulle altre cantonate e mi concentro sulla frase farsa "Normale, sarebbe accoppiarsi con più partner, assenza di fedeltà o fedeltà limitata, difesa della madre e cure parentali verso la prole il tempo strettamente necessario e poi ciao-ciao, altro giro, altra giostra". Infatti la neotenia negli esseri umani dura 21 anni ( età in cui il cervello raggiunge il suo pieno sviluppo ) e la vita media dell'Homo sapiens era breve per cui il maschio non avrebbe avuto nemmeno il tempo di fare bis con un'altra femmina. E poi bisogna vedere se glielo avrebbero permesso gli altri uomini, che erano dotati di armi. Anche qui verresti smentito dai biologi, da Morris in poi, ma anche dagli antropologi, perchè non si è mai vista nel corso della storia dell'uomo nè una società senza padri, nè una società che si reggesse sulla promiscuità e la deregolamentazione familiare. Ma quanti anni hai? Entrare nel 2022? Guarda che quando si scrivono queste cose, vuol dire essere ritornati alle bertucce del Pliocene. 5 Milioni di anni fa.
Si la finisco qui perché così non ha alcun  senso. Sarà il mio ultimo intervento, quello che intendevo dire l'ho espresso correttamente, poi se tu fai finta di non capire o non capisci davvero, non è una cosa che sono in dovere di accollarmi.
Perché vedi, anche ora, tu prendi parte di ciò che ho detto e ne cambi il senso, per crearti il presupposto di dire le fregnaccie che poi scrivi.
Ma, mi dispiace per te, io non dico ciò che tu riporti, e ora ascolta bene perché sarà l'ultima volta che lo scrivo: Io non ho detto che non condivido il principio, ho detto che mantengo un atteggiamento critico rispetto ad esso (che è cosa diversa, sai?), e quello che non condivido è l'uso che tu ne fai, appiccicandolo ovunqueIl problema sei tu e l'uso che fai di un pensiero altrui, non quel pensiero in quanto tale. Se qualcuno inventa un apriscatole e tu me lo mostri e mi dici "vedi cosa ha inventato? Questo è ottimo anche per lavarti i denti!" e vuoi convincermi di questa stupidaggine, io continuero a dirti "posa l'apriscatole, sei completamente fuori di testa". Punto primo.

Sullo stigma sociale appunto riguarda quelli come te che fanno riferimento ad una religione e poi forse anche altre religioni (di cui mi importa nulla). E cosa c'entra con la regolamentazione statale? Ne facevo una questione di esclusiva di una religione in particolare? Ma chissenefrega, cioè che c'entra?

Dove ho mai parlato di "diritto alla prostituzione" e che tu sia contrario?  Ho detto che tu la condanni apertamente e fai parte di un tipo di persone che vorrebbero che leggi si adeguassero alla loro morale religiosa.  "Diritto alla prostituzione" lo tiri fuori dal cilindro tu, e chiedi conto a me?

Lascio stare davvero, se questo è il modo di aregomentare mi basta e avanza.


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