La mia opinione sulla prostituzione

Aperto da Finnegan, 11 Luglio 2022, 01:02:40 PM

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Finnegan

Poiché per ragioni di convenienza mi vengono spesso attribuite opinioni che non ho, chiarisco quanto segue:
1. Non considero normale o naturale il ricorso alla prostituzione come anche la vendita del proprio corpo, in quanto i rapporti sessuali esistono in natura per procreare e creare un legame di coppia e non coinvolgono solo la sfera genitale ma l'intero essere umano. Oggi prevale la convinzione che il sesso sia la semplice manipolazione di parti del corpo per cui pochi capiranno quanto sopra
2. Il ricorso alla prostituzione non è la soluzione né la risposta adeguata a problemi o bisogni pur reali
3. Detto questo sono contrario a punire i clienti delle prostitute, sarebbe come punire i tossicodipendenti ma non gli spacciatori
4. Sono per la legalizzazione e regolamentazione della prostituzione, per la semplice ragione che non è possibile eliminarla in società ipertecnologiche come la nostra e sarebbe una soluzione senz'altro migliore che il proliferare di prostitute nelle strade
5. Non è vero che la prostituzione "è un bisogno della natura umana ed esiste in tutte le società". E' tipica di culture altamente tecnologiche con alto grado di specializzazione, ma è del tutto assente in altre con elevato livello di integrazione dell'io e in cui si formano coppie stabili in giovane età. Il fatto che esista sin dall'antichità (sempre in oscietà altamente specializzate e complesse) non fa che confermare quanto sopra né gli usi degli antichi vanno considerati i migliori a prescindere: il cannibalismo è antichissimo ma a nessuno verrebbe in mente di portarlo ad esempio.
Spero (non troppo) sia chiaro una volta per tutte.
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Alexandros

Citazione di: Finnegan il 11 Luglio 2022, 01:02:40 PM
Poiché per ragioni di convenienza mi vengono spesso attribuite opinioni che non ho, chiarisco quanto segue:
1. Non considero normale o naturale il ricorso alla prostituzione come anche la vendita del proprio corpo, in quanto i rapporti sessuali esistono in natura per procreare e creare un legame di coppia e non coinvolgono solo la sfera genitale ma l'intero essere umano. Oggi prevale la convinzione che il sesso sia la semplice manipolazione di parti del corpo per cui pochi capiranno quanto sopra
2. Il ricorso alla prostituzione non è la soluzione né la risposta adeguata a problemi o bisogni pur reali
3. Detto questo sono contrario a punire i clienti delle prostitute, sarebbe come punire i tossicodipendenti ma non gli spacciatori
4. Sono per la legalizzazione e regolamentazione della prostituzione, per la semplice ragione che non è possibile eliminarla in società ipertecnologiche come la nostra e sarebbe una soluzione senz'altro migliore che il proliferare di prostitute nelle strade
5. Non è vero che la prostituzione "è un bisogno della natura umana ed esiste in tutte le società". E' tipica di culture altamente tecnologiche con alto grado di specializzazione, ma è del tutto assente in altre con elevato livello di integrazione dell'io e in cui si formano coppie stabili in giovane età. Il fatto che esista sin dall'antichità (sempre in oscietà altamente specializzate e complesse) non fa che confermare quanto sopra né gli usi degli antichi vanno considerati i migliori a prescindere: il cannibalismo è antichissimo ma a nessuno verrebbe in mente di portarlo ad esempio.
Spero (non troppo) sia chiaro una volta per tutte.
1- E' una tua considerazione, ma è una considerazione ancorata a valori personali, rispettabilissimi. I fatti però ci dicono altro. Nell'essere umano il sesso è un'attività piacevole  indipendentemente dalla procreazione, tanto è vero che dacché l'umanità esiste esistono metodi più o meno efficienti di contraccezione. Il sesso in quanto tale è quindi un bisogno umano che l'uomo desidera portare a soddisfacimento. Quando non può liberamente o comunque quando ritiene di volerlo fare  ricorre anche alla prostituzione che, come dice la saggezza popolare, è il mestiere più antico del mondo (guardacaso).
2 -  In base a quale parametro di valutazione e in quali casi specifici, di quali bisogni parli e di chi? Quali problemi?
3 -Non andrebbero puniti né gli uni né gli altri.
4 - Giusto. Il passaggio sulle  culture altamente tecnologiche con alto grado di specializzazione è poco chiaro. Paradossalmente società ipertecnologiche potrebbero giungere ad eliminare o ridurre la prostituzione con suoi surrogati dati appunto da tecnica. Cmq qui non sei abbastanza chiaro, imho.
5 - Infatti il bisogno non è la prostituzione ma il soddisfacimento di una pulsione, cui la prostituzione è sempre andata incontro.

Secondo me, obv.

Finnegan

#2
1. I gravi problemi di coppia di oggi derivano in gran parte dalla completa dissociazione del sesso dalla riproduzione. So addirittura  di testimonianze secondo cui l'uso di contraccettivi artificiali ha messo a repentaglio matrimoni. En passant, i cd. metodi naturali (che in realtà usano strumenti complessi per misurare senza errore la temperatura basale) oggi sono così progrediti che hanno efficacia testata sul campo pari a quella della pillola
2. I problemi dell'ipergamia
3. No infatti
4. La prostituzione è assente in molte culture con elevato grado di integrazione dell'io e matrimonio all'età giusta, verso vent'anni come natura vuole. Senza andare a cercare tra gli zulu, i cattolici tradizionali non vi ricorrono, come neppure gli amish e (di solito) i musulmani. Non risulta che in queste comunità ci siano problemi da parte degli uomini ad accedere ai rapporti sessuali, anzi: quando natura chiama la donna ha da prestarsi (ammesso e non concesso che non abbia voglia) senza tante storie. E' politicamente scorretto dirlo ma è così che deve essere
Il sesso è un'attività che coinvolge tutto l'essere e tutto il corpo, ma oggi prevale la convinzione, tipica di società specialistiche e meccanizzate, che sia una semplice stimolazione di parti anatomiche. Ecco perché chi ha una sessualità integrata con l'intero essere (compresa la dimensione affettiva e spirituale) non è attratto da prostitute, porno o relazioni occasionali perché sente tutto questo come falso e degradante.
5. E' senz'altro molto più gratificante, anche dal pdv del piacere, soddisfarla con la compagna che ami piuttosto che con una che devi pagare perché non le importa nulla di te. Se oggi i rapporti di coppia sono pesanti e noiosi, in una parola problematici, non è "la natura umana" ma una malattia sociale
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Il Conte di Lautréamont

Ecco un estratto di un articolo sul Fuffington Post a proposito degli uomini che vanno a prostitute:

"Più violenti, predisposti ad aggressioni sessuali, abusi e prevaricazioni sino allo stupro. Comprano sesso senza alcun tipo di empatia nei confronti delle donne con cui hanno rapporti sessuali, donne che hanno lo stesso valore di un caffè e un pacchetto di gomme".


di Johann Rossi Mason

"È il profilo inquietante ma forse intuibile che emerge da uno studio effettuato su 1200 uomini di Boston e pubblicato sul Journal of Interpersonal Research che ha scoperto come nel passato di 101 consumatori di rapporti a pagamento ci fossero un maggior numero di predatori sessuali e stupratori. Ma se Sparta piange, Atene non ride, visto che in tutti gli intervistati i ricercatori hanno identificato tratti marcati di mascolinità violenta e ostile, personalità narcisistica e preferenza per rapporti interpersonali senza alcun coinvolgimento emotivo.
Ma c'è di più perché gli uomini che si ''tolgono qualche sfizio fuori casa'' tendono a considerare l'intero universo femminile alla stregua delle donne che pagano, insomma nella loro concezione non distinguono le prostitute dalle donne che hanno intorno. Donne che usano e che allo stesso tempo disprezzano sino a considerarle degli oggetti da piegare al loro volere, al desiderio, con lo stupro.

Personalmente non mi stupisce, credo che gli uomini che hanno bisogno di pagare una donna per avere del sesso abbiano un profondo disagio emotivo e disturbi relazionali. Ancor di più se le prostitute sono una alternativa alla moglie a casa che, ignara, rischia anche di prendersi qualche brutta malattia venerea.

Allo squallore si aggiunge la desolazione di un sesso maschile incapace di instaurare relazioni vere e sane che cerca sul marciapiede donne che non lo rifiutano. Più semplice, apparentemente, del costruire un rapporto. E nemmeno possiamo dire che il fenomeno sia il frutto della cultura modera dato che la prostituzione è da sempre definita il mestiere più vecchio del mondo. Oggi anche tra i più pericolosi.

Questa ricerca accende un faro di luce fredda sull'evidenza che gli uomini che si rivolgono alle prostitute possono essere un pericolo anche per le altre, considerate a torto, oggetti senza umanità, esseri inanimati, bambole per il loro esclusivo piacere da estorcere con le minacce.

Maria Ambra, uccisa. Donne, sex workers, picchiate da un militare. Fozia Chadli, uccisa. Zhanna Hashenko, uccisa. Donna, sex worker, stuprata da 4 uomini. Donna, sex worker, uccisa. Andrea Cristina Zamfir, uccisa. Donna, sex worker, stuprata e picchiata da due militari. Donna, sex worker, sopravvive ad un tentato omicidio. Donna, sex worker, uccisa. Anna Maria Renna, uccisa. Sono solo alcune delle vittime registrate nel 2014 a cui la cronaca ha dedicato solo minuscoli trafiletti, citate nel sito www.lucciole.org . Lo scorso anno sono state 16 le vittime, sex workers, uccise in Italia. Nessuna tutela da vive, nessuna dignità da morte, rischi del mestiere, dice la gente.

Ma gli uomini che si rivolgono alle prostitute sono gli stessi che poi tornano a casa dalle mogli ignare e il tratto identificato dalla ricerca americana traspare in maniera inquietante. Forse non è un caso che il 67% degli stupri è compiuta da un partner e che solo a Roma si contino circa 300 aggressioni a danno di donne al giorno. Hanno subito l'umiliazione e il trauma di una violenza il 5,4% delle italiane e una donna su 3 è stata oggetto di una aggressione da parte di un predatore nel corso della sua vita.

Personalmente, da adolescente sono stata aggredita fisicamente da una persona con disturbi psichici e nonostante il contatto sia stato fugace per diversi anni ho avuto il puro terrore di girare nei dintorni di casa mia. Non oso nemmeno pensare il terrore di uno stupro. Ma il vero pericolo non è per strada, i dati dell'Istat sono chiari: solo il 6,2% degli stupri è compiuto da un estraneo, mentre il 17% è perpetrato da un conoscente e quasi il 70% da una persona molto vicina, di cui la donna si fida. Sarebbe interessante poter incrociare i dati e verificare se gli stessi stupratori domestici hanno frequentato le strade in cerca di sesso.

Ma anche sapere i dati di reiterazione di questo odioso reato, perché le donne ancora oggi sono restie a denunciare, per paura, per non dover ripetere l'esperienza raccontandola davanti ad un giudice, per non trovarsi di nuovo di fronte il proprio aggressore e, cosa ancor peggiore, per non dover dimostrare di non essere stata consenziente o aver incoraggiato l'uomo con atteggiamenti o indumenti. Ma questa è un'altra storia, e la racconteremo un'altra volta."

Ovviamente non sono parole mie, ma le ho postate per far vedere ad Alexandros come i giornalacci femministi vi possono massacrare.

Alexandros

Citazione di: Finnegan il 14 Luglio 2022, 07:38:45 PM
1. I gravi problemi di coppia di oggi derivano in gran parte dalla completa dissociazione del sesso dalla riproduzione. So addirittura  di testimonianze secondo cui l'uso di contraccettivi artificiali ha messo a repentaglio matrimoni. En passant, i cd. metodi naturali (che in realtà usano strumenti complessi per misurare senza errore la temperatura basale) oggi sono così progrediti che hanno efficacia testata sul campo pari a quella della pillola
2. I problemi dell'ipergamia
3. No infatti
4. La prostituzione è assente in molte culture con elevato grado di integrazione dell'io e matrimonio all'età giusta, verso vent'anni come natura vuole. Senza andare a cercare tra gli zulu, i cattolici tradizionali non vi ricorrono, come neppure gli amish e (di solito) i musulmani. Non risulta che in queste comunità ci siano problemi da parte degli uomini ad accedere ai rapporti sessuali, anzi: quando natura chiama la donna ha da prestarsi (ammesso e non concesso che non abbia voglia) senza tante storie. E' politicamente scorretto dirlo ma è così che deve essere
Il sesso è un'attività che coinvolge tutto l'essere e tutto il corpo, ma oggi prevale la convinzione, tipica di società specialistiche e meccanizzate, che sia una semplice stimolazione di parti anatomiche. Ecco perché chi ha una sessualità integrata con l'intero essere (compresa la dimensione affettiva e spirituale) non è attratto da prostitute, porno o relazioni occasionali perché sente tutto questo come falso e degradante.
5. E' senz'altro molto più gratificante, anche dal pdv del piacere, soddisfarla con la compagna che ami piuttosto che con una che devi pagare perché non le importa nulla di te. Se oggi i rapporti di coppia sono pesanti e noiosi, in una parola problematici, non è "la natura umana" ma una malattiaq sociale
Darò una risposta articolata, sempre per punti. Questa è una discussione interessante, secondo me.
- Su 1, ho opinione diversa e dubito fortemente che i contraccettivi siano causa del disfacimento di matrimoni. Ritengo le cause ben diverse e molto più rilevanti.  Ma, dalla tua conclusione, mi sembra che tu ne faccia questione di metodo? Se è di metodo, non c'è tecnica di misurazione della temperatura o calcolo di ciclo e fase ovulatoria che garantisca la sicurezza del profilattico, ad esempio. Ma, in ogni caso non comprendo la chiosa sul metodo, relativamente all'argomento, nel senso cosa aggiunga in più sul piatto.
- 2 Se intendi quello, no, non è una soluzione. Ma qualcosa è. Cosa? Una pratica che un disperato che, per esempio, non batte chiodo per l'ipergamia selettiva, può usare come palliativo. Soluzione di nulla? No, ma palliativo si, appunto. Attualmente, senza la prostituzione, le alternative sarebbero la mano destra per i destrorsi, la sinistra per i mancini ed entrambe per gli ambidestri. Credo non ci siano dubbi sull'utilità.
3- Questo per ultimo, credo sia il succo del discorso.
4 - Qui sono in totale disaccordo, non posso pensare o prendere come riferimento culture o pratiche religiose che prevedono o impongono matrimoni forzati e cose del genere. Le risposte che io cerco sono contestualizzate al nostro modello occidentale, non ho aspirazioni ad importare modelli sub-culturali che ancora oggi godono del titolo di "culture". Per me dove c'è imposizione o prevaricazione siamo di fronte a sotto-culture. La penso così, mi spiace.
5 - Potrebbe esserlo, e non varrebbe comunque per tutti. Mai generalizzare. Inoltre questa considerazione elimina dal tavolo chi ci andrebbe per necessità, non avendo alcuna donna che ama, ricambiato. Abbastanza riduttiva.
- Torno a 3: Se tu concordi su 3, su ciò che ho risposto a 3 intendo, allora il problema di posizioni è solo formale. Mi spiego su una cosa che, mi pare di capire , ci metta d'accordo. Che poi è il filo conduttore delle posizioni antiproibizioniste. Di tutte sostanzialmente. La prostituzione "c'è". C'è come fenomeno e non si elimina con i divieti.
Allora bisogna ragionare in termini di riduzione del danno, a tutti i livelli.
Quindi va regolamentata per evitare i danni inevitabili che il fenomeno senza controllo porterebbe. E sono tantissimi, e potrei elencarteli.
Ora, se su questo siamo d'accordo, sul fatto cioè che la prostituzione debba essere annoverata tra le cose permesse e disciplinate, tolto quindi questo argomento preminente dal fuoco della discussione, cosa resta?
Restano i valori intimi, personali: se vuoi vai, se non vuoi (per il tuo sistema morale), non vai.
Mi segui?
Come concluderesti, quindi tu?
Personalmente credo che la conclusione emerga autonomamente dallo scambio che abbiamo appena avuto, ma se tu vedi altre configurazioni io sarò lieto di ascoltarle, perché sono sempre oronto a capire il pdv altrui. Si cresce sempre.

Alexandros

Conte ho letto l'articolo che è evidentemente un articolo ideologizzato. E' criticabile sotto ogni punto di vista, eccetto forse la firma di chi l'ha scritto. Per "massacrare" in mala fede attraverso l'utilizzo di argomenti pretestusi e con la distorsione degli stessi per tirare acqua sempre e solo al proprio mulino, c'è solo l'imbarazzo della scelta: si trova un argomento qualunque (prostituzione, misoginia, violenza, e si cuce il cappottino su misura al destinatario-bersaglio). Sono mezzucci che un'informazione seria, messa in atto dalla controparte afferente alla qm, dovrebbe essere in grado di smontare, con una corretta messa in luce dei fenomeni che intende rappresentare e tenere sotto la propria ala. E' una questione di strutturarsi e di farlo bene. L'informazione autoprodotta è la chiave di volta (che poi è ciò che il mondo femminil-femminista fa da sempre, e su questo può insegnare).

Il Conte di Lautréamont


Invece uno studio condotto in Francia nel 2004 coordinato dal sociologo Saïd Bouamama e reperibile qui:

https://www.doctissimo.fr/html/sexualite/mag_2004/mag1029/8171-prostitution-clients-prostituee.htm

almeno catalogava 5 tipi di uomini che vanno a prostitute tra cui gli isolati sentimentali e sessuali, ovvero tutti quegli uomini che per vari motivi non hanno accesso alle altre donne. Risultano clienti regolari o occasionali e dichiarano di essere alla ricerca di ciò che altrimenti non potrebbero avere. Questo studio cozza con quello che ho citato precedentemente, per dimostrarti che se si slega il discorso della prostituzione dalla questione morale, rimane il pericolo della demonizzazione che possono fare studi ideologici creati ad arte da femministi/e per avere salva la coscienza, perchè se queste persone vanno dalle prostitute è perchè il femminismo ha creato un clima culturale in cui ha riportato la donna nello stato di natura e non cerca più uomini di valore adatti alla società, ma uomini idonei alla riproduzione. In altre parole è il comportamento delle donne che spinge gli uomini ad andare a prostitute, ma questo le femministe non lo possono ammettere e quindi devono demonizzare questi uomini. Un maschio brutto esteticamente, ma intelligente e con un buon lavoro è di fatto tagliato fuori dal mercato sessuale o comunque avrà difficoltà a trovare persino come compagna una persona di pari grado per colpa dell'asimmetria sessuale tra i due sessi. In altre parole il femminismo ha creato il problema, distruggendo il vecchio sistema con cui all'epoca del cosiddetto patriarcato si prendeva moglie e proponendo ora il ritorno alla legge della natura.

Il Conte di Lautréamont

#7
Ora vorrei parlare anche con te del Principio dell'Handicap che regola il comportamento sessuale nei rapporti maschio-femmina del mondo animale. Se non lo hai mai letto, sono costretto a spiegarlo di nuovo. Nella competizione per la riproduzione sessule le femmine non scelgono il maschio più adatto a vivere nell'ambiente, ma quello più idoneo a riprodursi. E le due cose sono diametralmente opposte. Questo vuol dire che per un maschio non basta essersi evoluto per rispondere meglio alle esigenze della sopravvivenza. Nulla affatto. Il maschio è costretto ad assumere atteggiamenti pericolosi o a sviluppare caratteristiche fisiche che poi costituiscono con il passare del tempo un handicap alla sopravvivenza. Feci vari esempi su questo tipo, il pavone, l'uccello giardiniere, l'uccello lira. Questa volta parlo del tricheco che ha un pene smisurato. Secondo te avere un attrezzo lungo un metro in un clima polare ha un senso? Costituisce forse un migliore adattamento all'ambiente? In un clima come quello piuttosto rischia di finire congelato con quel che ne consegue. Però se il tricheco vuole accoppiarsi è stato costretto ad assumere questo handicap che si è evoluto fino all'attuale dimensione, che è completamente slegata dalla funzione riproduttiva vera e propria. Infatti è un fuori scala. Di questi esempi ce ne sono tanti. Le farfalle hanno spesso colori sgargianti. Anche questo caso è uno svantaggio nell'adattamento perchè, non potendosi mimetizzare, corrono il rischio di essere viste dai predatori e di essere mangiate. Eppure se vogliono riprodursi e attrarre il partner devono assumere questo handicap. Alcuni pesci hanno sviluppato delle colorazioni a strisce verticali bianco nere. Questo fa si che un predatore riesce meglio a capire le loro reali dimensioni e scegliere chi attaccare; trattasi quindi di un handicap, che però sono costretti ad assumere se vogliono riprodursi, perchè anche le femmine fanno selezione sessuale in base a quelle strisce. E così via.
Nel caso dell'uomo, il principio dell'Handicap è applicabile? Originariamente no. Perchè non erano le femmine di homo sapiens a scegliere, ma i maschi che guidavano il gruppo parentale. In tempi più recenti si è visto come le unioni erano il frutto di matrimoni combinati o pilotati.  Proprio per questo motivo, poichè i maschi decidevano sulla riproduzione sessaule non facendo scegliere alle femmine, si sono potuti dedicare maggiormente all'adattamento dell'ambiente, fino a raggiungere l'attuale livello di tecnologico. Se l'uomo ha inventato di tutto, ma è partito dall'età della pietra, è perchè non era assillato dalla lotta per la riproduzione e quindi non ha sviluppato handicap. Oggi che cosa è successo? Hanno liberato le donne e il mercato sessuale è sceso ai livelli primordiali come se fossimo tante bertucce del Pliocene. Gli uomini sono costretti ad acquisire handicap di varia natura, perchè le donne scelgono in base alla teoria LMS che è un criterio selettivo che rimanda proprio al Principio dell'Handicap. Per acquisire un vantaggio riproduttivo il maschio deve diventare bello. Nascerci non basta. Deve farsi i muscoli, la tartaruga, deve coltivare la barbetta a pratino svizzero per emanare un'aura cromagnonoide, deve farsi il piercing e tatuaggi ( rischio di infezioni ), deve assumere comportamenti violenti per fare colpo. Secondo te perchè ci sono le risse in discoteca? Il bodyjumping e tutti gli sport estremi sono valutati dagli zoologi come esempi comportamentali umani derivati dal Principio dell'Handicap. Servono per fare colpo sulle donne. In altre aprole il maschio odierno, perso il controllo del mercato sessuale, deve saper fare tante cose che rubano il tempo al lavoro e all'arricchimento culturale, aspetti che oggi fanno selezione invece nella scala adattativa sociale. I fratelli Bianchi ricalcano tutto questo. Erano due sgorbi, esteticamente parlando, ma si erano costruiti un corpo atletico, atteggiamenti violenti da bulli di paese, vendita di droga per avere soldi e fare colpo sulle ragazze. Nella teoria LMS ci sono anche lo status e il denaro, ma sapendo come vanno le cose al mondo di oggi, dove i soldi si fanno illegalmente e i posti di prestigio vengono occupati con raccomandazioni e le tessere di partito, anche questi due criteri selettivi non sono una garanzia di scelta di persone adatte, ma solo idonee alla riproduzione. Guarda l'esempio di Ricucci e Anna Falchi. Si sposano e dopo neanche un mese arriva l'avviso di garanzia. L'anno dopo viene arrestato, l'anno successivo il divorzio. Eppure Anna Falchi aveva scelto per MS, ma era l'uomo adatto?
Non voglio tediarti a lungo con questa trattazione. Voglio solo farti capire due cose:
1) La teoria LMS si spiega con il Principio dell'Handicap;
2) Anche andare a prostitute fa parte del Principio dell'Handicap. Gli uomini fatti fuori dal mercato sessuale, pur di non rinunciare al sesso, si rivolgono alle prostitute assumendosi vari handicap, tra cui il rischio di ammalarsi di malattie veneree. Ecco perchè ritengo oltretutto che la prostituzione non sia una soluzione. Gli uomini devono ritornare a gestire il mercato sessuale. Punto. E' questo che bisogna fare. Se sono le donne a decidere, vuol dire che noi non siamo più uomini.

Alexandros

#8
Quello che scrivi, Conte, è molto interessante e mette tanta carne al fuoco. Necessita di una risposta approfondita che mi riservo di scrivere in questi giorni, perché voglio che sia puntuale su tutto. Quello che posso dirti di primo acchito è che questo principio dell'handicap  mi sembra sia utilizzato inquadrandolo da una prospettiva errata, che è quella individualistica. Nel tuo intervento, che stai ponendo da un pdv evidentemente evolutivo, manca completamente la prospettiva fondamentale, che è quella relativa alla funzione di specie. In questa prospettiva (che è l'unica che formalizza correttamente un discorso impiantato sull'evoluzione), il principio che hai appena illustrato assume significato completamente diverso. Ma ci tornerò su, ci tengo, mi piacciono molto questi discorsi e questo in particolare vorrei portarlo avanti bene, per questo scriverò appena avrò il tempo che merita.

Finnegan

#9
1. Non sono certo i contraccettivi (da soli) a sfasciare i matrimoni ma la netta separazione tra sesso e riproduzione è una conmcausa dell'instabilità di coppia.
La gente pensa che il matrimonio sia una versione "a lungo termine" di una relazione casuale. Non è così. E' necessario un atteggiamento completamente diverso e la contraccezione usata per le avventure fa parte del quadro
2. Ognuno decide liberamente se ricorrere o meno a palliativi, e vedere se questi palliativi migliorano davvero la sua condizione. Per quanto mi riguarda, a prescindere da questioni morali, avere rapporti con una cui non importa nulla di me sarebbe un'esperienza umiliante oltre che squallida
4. Per discutere in un forum è necessario citare correttamente. Non ho mai parlato di matrimoni forzati e neppure combinati, ho detto che in certe culture la gente si sposa giovane, non divorzia e la prostituzione non esiste. Ciò non presuppone forzature o pressioni di alcun genere
Sono per regolamentare la prostituzione semplicemente perché nella nostra cultura è ineliminabile, ma si possono almeno togliere le prostitute dalle strade e il conseguente adescamento. Oggi non puoi fare una passeggiata in centro, o 10 km in bicicletta senza incontrarne una moltitudine che te la sbatte in faccia in tutti i modi possibili.
Ognuno è libero di decidere per proprio conto, ma non vedo non si debba dire pubblicamente che le prostitute non sono una soluzione e sono un'esperienza squallida, oltre che pericolosa per la salute, per la gran parte degli uomini.
Non sono poi così tanti quelli che ci vanno, basta vedere le file di km davanti ai locali notturni e i rari passanti che si fermano davanti alle prostitute. Né vedo code dietro alla porta di quelle d'appartamento. Una ragione ci sarà
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